TikTok, un modello di business che fa scuola

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Servizio comunicazione istituzionale

2 Agosto 2022

In Europa è arrivata nel 2016 e sembrava poco più di un gioco. Adesso «sta condizionando i grandi colossi come Meta-Facebook» ha spiegato Eleonora Benecchi, docente-ricercatrice della Facoltà di comunicazione, cultura e società dell'USI in un'intervista al Corriere del Ticino.

Grazie soprattutto ai più giovani, TikTok è diventata la terza applicazione più popolare, dopo Instagram e YouTube, ed è anche il social network sul quale si trascorre più tempo: 95 minuti al giorno, oltre quattro volte il tempo speso su Snapchat (21 minuti), tre volte quello su Twitter (29 minuti) e quasi il doppio di quello su Facebook (49 minuti). Un successo che Benecchi spiega innanzitutto con la semplicità della piattaforma: «Per creare un video su TikTok non occorre avere grandi competenze. La piattaforma offre una serie di strumenti per elaborare, in maniera semplice, i propri filmati. O addirittura per replicare quelli di successo». C'è poi la capacità di mantenere alta l’attenzione degli utenti lavorando su ripetizione, riconoscibilità, novità e protagonismo.

«Da una parte dunque TikTok lavora sul lato creazione, sostenendo i creatori di contenuti, dall’altra sviluppa il lato ricezione, individuando i video di successo e fornendo gli strumenti per replicarli» conclude Benecchi.

 

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