Una catena d'oro simbolo di continuità, saggezza e responsabilità

La catena, in oro, è realizzata interamente a mano
La catena, in oro, è realizzata interamente a mano
Ogni iris, simbolo di saggezza, inizia da un punto e si sviluppa tra salite e discese in un percorso nel quale ci si rimette in questione, si approfondisce, ci si confronta con l’altro.
Ogni iris, simbolo di saggezza, inizia da un punto e si sviluppa tra salite e discese in un percorso nel quale ci si rimette in questione, si approfondisce, ci si confronta con l’altro.
L'orafa luganese Maros al lavoro. Sul retro del pendente, il logo dell'USI
L'orafa luganese Maros al lavoro. Sul retro del pendente, il logo dell'USI
Il passaggio della catena rettorale è simbolo dell'avvicendamento all'apice dell'ateneo
Il passaggio della catena rettorale è simbolo dell'avvicendamento all'apice dell'ateneo

Servizio comunicazione istituzionale

3 Aprile 2023

Le catene rettorali hanno una storia secolare in Svizzera e in Europa. Chi ha partecipato allo scorso Dies academicus ricorderà l’ingresso del Rettore in Aula magna seguito da tutte e tutti i suoi omologhi di atenei svizzeri che indossavano le collane delle rispettive università. Catene molto antiche o più recenti, a dipendenza della storia dell’ateneo. Molto simbolico anche il momento in cui il Rettore uscente Boas Erez si è tolto la catena e l’ha messa al collo del Prorettore vicario Lorenzo Cantoni, che da allora è alla guida dell’ateneo.

Cosa rappresenta la catena rettorale dell’USI? In generale le catene contraddistinguono i Rettori e le Rettrici nelle occasioni ufficiali e rappresentano la responsabilità che assumono ricoprendo questa funzione apicale nei propri atenei. “Il motivo principale della catena dell’USI è una stilizzazione dell’iris cinquecentesco, un fiore che rappresenta la saggezza”, ci spiega l’orafa luganese Maros, che l’ha realizzata nel 2022 dopo una lunga conversazione sul ruolo dell’università con l’allora Rettore Boas Erez.

A ispirare l'artista è stato il concetto di università quale “via per il futuro” intesa come il percorso che ogni membro della comunità accademica percorre per far sì che, collettivamente, si possa raggiungere la conoscenza. In questa dinamica verso il centro della catena tutti gli anelli hanno una fondamentale importanza: ognuno svolge il suo ruolo in relazione con l’altro, per il bene comune. L’energia della comunità universitaria si riversa così verso il pendaglio di forma quadrata, che rappresenta l’agorà: luogo di incontro, di scambio e di dibattito. Sul pendente sono rappresentati 11 ordini concentrici che occorre attraversare per raggiungere infine l’iris, fiore della saggezza. La catena rappresenta quindi l’USI come una via per il futuro per i suoi studenti e ricercatori, per i propri collaboratori e per la regione in cui opera.

Nelle interviste che sono seguite al Dies academicus la catena è stata anche usata quale simbolo di continuità. L’USI è una giovane università che finora ha avuto quattro guide: i professori Marco Baggiolini, Piero Martinoli, Boas Erez e Lorenzo Cantoni. Gli anelli di una stessa catena, che dal 1996 hanno saputo accompagnare e guidare l’USI in una crescita costante. Il quinto anello in questa successione sarà la Professoressa Luisa Lambertini, che riceverà la catena dal Prof. Cantoni in occasione del XXVII Dies academicus.

 

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