Poeti del Novecento - II ciclo - Rodolfo Zucco su Giovanni Giudici

04cc89144260e367993f6574f0986200.jpg

Istituto di studi italiani

Data: 27 Novembre 2023 / 18:00 - 19:30

Auditorium - campus ovest

Rodolfo Zucco (Università di Udine): Su Giudici. Intorno a Roma, in quel niente

«Terminata la poesia su Roma: forse uno dei miei risultati migliori negli ultimi tempi. Non è oscura, credo: ma certo è misteriosa»: così Giudici su Roma, in quel niente in un appunto del 4 febbraio 1965. L’impressione è dovuta all’origine onirica del testo, una modalità compositiva su cui Giudici si sofferma nell’intervista a Ferdinando Camon: «Le zone oniriche che ci sono nella mia poesia sono estremamente realistiche. Si tratta sempre di sogni che ho fatto: voglio dire che spesso le trascrizioni pure e semplici di sogni si son rivelate poesie. Il sogno è una condizione abbastanza simile a quella che una volta si diceva ispirazione». È infatti in sogno che il percorso sentimentale di cui La vita in versi ha tracciato il diagramma può concludersi: qui «l’uomo maturo e forse stanco [...] trova il coraggio di strappare croste dalle ferite sociali e psicologiche dell’infanzia e dell’adolescenza, di far rivivere e sanguinare complessi e vergogne faticosamente coperti o dissimulati, di far esplodere a livello di denuncia e liberazione oniriche [...] interi “anni d’angoscia” e l’“orrore” di incontrare i personaggi e testimoni della sua lunga umiliazione» (Raboni). Ma la lettura del poemetto si apre a interpretazioni ulteriori quando vi si metta a fuoco il tema del viaggio-amplesso che si configura come desiderio di annullamento nella morte e ritorno al grembo materno: tema di cui si seguirà il diramarsi nell’opera in versi di Giudici fino ai versi della vecchiaia.

Facoltà

Eventi
08
Maggio
2024
08.
05.
2024

Business Ideas 2024

Accademia di architettura, Facoltà di comunicazione, cultura e società, Facoltà di scienze biomediche, Facoltà di scienze economiche, Facoltà di scienze informatiche, Facoltà di Teologia di Lugano