The Economist cita uno studio dell'USI: il turismo tra criticità e benefici
Servizio comunicazione istituzionale
19 Agosto 2024
Recentemente il settimanale britannico The Economist ha affrontato il tema della crescente ostilità nei confronti del turismo in diverse destinazioni popolari, pubblicando un approfondimento che esplora il fenomeno. Nell’articolo viene citato uno studio condotto da Giuseppe Di Giacomo, dottorando presso l’Istituto di economia politica (IdEP) dell'USI, e Benjamin Lerch, economista presso l'Amministrazione federale delle finanze e alumno IdEP, intitolato "Service Jobs and Education: Evidence from Tourism Shocks in Italy".
L'articolo di The Economist evidenzia come in città e regioni come Barcellona, le Isole Baleari e il Giappone, i residenti stiano diventando sempre più esasperati dalla folla, dal rumore e dall'aumento dei prezzi legati al turismo di massa. In risposta a queste pressioni, molte amministrazioni locali stanno attuando misure per frenare l'afflusso di turisti, come l'imposizione di tasse, la restrizione del numero di visitatori e la limitazione degli affitti a breve termine.
Nonostante queste preoccupazioni, l'articolo sostiene che il turismo rimane un'importante risorsa economica. Contribuisce al PIL globale, genera reddito e crea posti di lavoro. Nei mercati emergenti, come Albania, Arabia Saudita e Repubblica Dominicana, il settore turistico è in rapida espansione, rappresentando un’opportunità di crescita economica.
Tuttavia, l’articolo mette in guardia dai potenziali aspetti negativi di un'eccessiva dipendenza dal turismo, come il fenomeno del Dutch disease, in cui la crescita sproporzionata di un settore soffoca gli altri, causando problemi economici a lungo termine. In particolare, nello studio citato su The Economist, Giuseppe Di Giacomo e Benjamin Lerch, mostrano che la crescita del settore turistico italiano ha avuto un impatto negativo sull'istruzione. Il boom dell'industria turistica ha ridotto la domanda di istruzione superiore, portando a una diminuzione dei tassi di iscrizione e completamento universitario. Ciò suggerisce che, sebbene il turismo fornisca benefici economici immediati, potrebbe ostacolare lo sviluppo a lungo termine del Paese, distogliendo risorse da settori più produttivi.
L'articolo integrale è disponibile cliccando qui.