La libertà religiosa tra le due sponde del Mediterraneo

La moschea di Casablanca
La moschea di Casablanca

Servizio comunicazione istituzionale

15 Marzo 2018

La MEM Freethinking Platform ha appena inaugurato un ciclo di conferenze dedicato a questioni politiche, sociali e religiose della regione del Medio Oriente Mediterraneo. I relatori, esperti della regione e provenienti da Università svizzere e straniere, arricchiranno di nuovi elementi il percorso proposto dal prof. Gilles Kepel nelle sue lezioni.

La seconda conferenza di questo nuovo ciclo, intitolata La libertà religiosa tra le due sponde del Mediterraneo: per un percorso comune, sarà tenuta da Alessandro Ferrari (professore di diritto canonico ed ecclesiastico all'Università dell’Insubria). Avrà luogo giovedì 22 marzo alle ore 18:30, nell’aula A-11 del campus di Lugano. 

Con uno sguardo attento a evitare stereotipi ed essenzialismi e con particolare riferimento ai lasciti della colonizzazione e della decolonizzazione, l’intervento cercherà di illustrare le trasformazioni del panorama religioso della sponda sud del “Mediterraneo musulmano” in relazione ai simultanei cambiamenti giuridici e culturali vissuti dalla sponda settentrionale.

Si è soliti pensare al diritto di libertà religiosa come ad un patrimonio esclusivo dell’emisfero Nord-Occidentale, sconosciuto o assai ostacolato nelle cosiddette società musulmane.

In realtà, la questione è molto più complessa. La globalizzazione - e la difficoltà europea nel gestire il crescente pluralismo culturale e religioso - hanno messo in luce i limiti dell’universalismo del “Vecchio Continente” mentre hanno prodotto profonde trasformazioni nelle terre dell’islam mediterraneo.

Per l'agenda completa degli eventi pubblici del MEM Freethinking Platform: www.usi.ch/en/node/6809

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