Humabs, una storia di successo per il settore biotech nella Svizzera italiana

Immagine di un anticorpo
Immagine di un anticorpo

Servizio comunicazione istituzionale

9 Aprile 2018

Il settore delle “life sciences” nel Canton Ticino ha vissuto nell’ultimo ventennio uno sviluppo importante. Lo dimostrano gli studi economici (BAK Basel, 2014) e le successive misure politiche che hanno promosso le scienze della vita fra i quattro settori chiave della competitività dell’economia ticinese. Il valore scientifico di istituti di ricerca come l’IRB e lo IOR, entrambi affiliati all’USI, è riconosciuto nel mondo, mentre nella regione appare sempre più chiaro il ruolo anche economico di queste attività, non solo in termini di indotto generato dal crescente numero di ricercatori che si insediano nella Svizzera italiana, ma anche in termini di opportunità di sviluppo per l’industria farmaceutica e della salute in generale.

Humabs BioMed, azienda svizzera con sede a Bellinzona, è un esempio concreto di iniziativa imprenditoriale privata che ha saputo cogliere quest’opportunità offerta dalla ricerca di base in biomedicina che viene svolta nel Cantone, nella fattispecie all’Istituto di ricerca in biomedicina. La collaborazione con l’IRB, iniziata nel 2004, si fonda sul modello start-up, con Humabs ‘incubata’ inizialmente presso l’IRB, e poi capace di spiccare il volo diventando autonoma, mantenendo quel rapporto stretto con l’ambiente accademico che favorisce lo sviluppo e protegge l’unicità delle scoperte scientifiche. Nel concreto, IRB ha concesso a Humbas la licenza sull’utilizzo di alcune sue piattaforme tecnologiche per la scoperta e selezione di anticorpi monoclonali umani a uso profilattico o terapeutico nel campo delle malattie infettive. Con questo modello operativo, a metà fra ricerca e sviluppo, Humabs riesce a fungere da ‘ponte’ fra la ricerca di base e la sua applicazione in campo medico. In questo senso, l’azienda bellinzonese può vantare la stipulazione di diversi accordi commerciali con importanti società farmaceutiche, MedImmune (Gruppo AstraZeneca) e Novartis, per lo sviluppo clinico di anticorpi per la cura di infezioni causate dal virus influenzale, dal citomegalovirus umano e da batteri resistenti alle cure antibiotiche.

Le infezioni virali e batteriche rappresentano ancora oggi un grave problema per la salute dell’uomo, ponendo inoltre nuovi problemi nell’era della globalizzazione se si considera che, al contrario delle malattie reumatiche e cardiovascolari, sono facilmente trasmissibili e possono quindi diffondersi rapidamente. Tuttavia, la ridotta attrattività economica del settore legato alla cura di malattie infettive per il settore farmaceutico ha comportato negli ultimi anni una significativa riduzione degli investimenti nell’ambito della ricerca, fatto che di per sé offre invece ottime prospettive per società come Humabs, che sanno rimanere alla punta dell’innovazione e focalizzare le attività nelle aree dove la tecnologia è più competitiva – come nel polo di ricerca in biomedicina dell’USI a Bellinzona – e dove maggiore è la necessità di sviluppare nuove soluzioni terapeutiche.

Il successo della collaborazione fra Humabs e IRB è misurabile con la portata internazionale delle scoperte avvenute, nel campo per esempio di anticorpi umani protettivi contro il virus dell’Ebola (www.usi.ch/it/feeds/3445), della Rabbia o dello Zika (www.usi.ch/it/feeds/3444), ma soprattutto con la recente acquisizione (agosto 2017) di Humabs BioMed da parte della società statunitense Vir Biotechnology, con sede a San Francisco in California. Vir ha l’ambizione e i mezzi per profilarsi come il futuro leader mondiale nella ricerca e sviluppo di terapie nel campo delle malattie infettive croniche (epatite B cronica, tubercolosi, HIV), di quelle respiratorie (come quelle causate dal virus dell’influenza e del virus respiratorio sinciziale) e le infezione nosocomiali. Per capire l’ampiezza dell’opportunità colta da Humabs, basti sapere che Vir Biotechnology si è assicurata finanziamenti ben per oltre mezzo miliardo di dollari (tra cui investitori come Arch Ventures, Gates Foundation, Softbank) per sostenere il suo sviluppo, che viene svolta nei centri d’eccellenza nordamericani (San Francisco, Portland, Boston) ed ora anche in Europa, a Bellinzona, dove Humabs sta continuando ad espandersi e dove continuerà ad operare e collaborare con i laboratori di ricerca dell’IRB.

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