Liberty MedTech, quando l'innovazione è al servizio delle persone con disabilità

Antonio Sampaio, co-fondatore di Liberty MedTech, presenta il progetto alla finale della StartCup Ticino 2016
Antonio Sampaio, co-fondatore di Liberty MedTech, presenta il progetto alla finale della StartCup Ticino 2016
L'assegnazione del premio per il 3° posto alla StartCup Ticino 2016
L'assegnazione del premio per il 3° posto alla StartCup Ticino 2016
Niklaus Stocker, co-fondatore di Liberty MedTech, presenta il progetto alla finale della StartCup Ticino 2016
Niklaus Stocker, co-fondatore di Liberty MedTech, presenta il progetto alla finale della StartCup Ticino 2016

Servizio comunicazione istituzionale

12 Aprile 2018

L’equazione "start-up=innovazione" non sempre fa rima con “rivoluzione”. Il termine innovazione, più appropriatamente, rappresenta quel processo consistente nell'identificare una necessità e di rispondervi trovando una soluzione, magari in modo diverso rispetto a quanto fatto prima, oppure con un concetto o un approccio nuovo. La start-up ticinese Liberty MedTech, per esempio, ha lanciato un progetto per risolvere un problema concreto e soddisfare così un’esigenza di quotidianità che concerne le persone con disabilità. Il sistema ideato da Liberty è un dispositivo cosiddetto ‘ibrido’, che tramite un complesso e ingegnoso sistema di leve, carrucole e cavi consente sia la mobilità che la riabilitazione di tutto il corpo, arti superiori e inferiori. Questa è la caratteristica "innovativa", in quanto non esistono sul mercato sistemi che presentino entrambe le funzionalità

Il progresso tecnologico e scientifico non è qualcosa che nasce casualmente, è perlopiù il frutto di processi più lunghi, fatti di prove, riprove, fallimenti, successi e, soprattutto, di molta costanza e perseveranza. Ne sanno qualcosa gli ideatori di Liberty MedTech, Antonio Sampaio e Niklaus Stocker, che nell’estate 2016 lanciarono il progetto dietro le quattro mura di OpenLab, uno spazio di condivisione del lavoro (“co-working”) in ambito artigianale, con sede a Lamone. Sampaio, in particolare, voleva trovare una soluzione affinché il fratello con disabilità (è afflitto da distrofia muscolare) potesse muoversi in libertà (da qui il nome del progetto "Liberty") e in autonomia sul proprio letto. 

La costanza e la perseveranza di Sampaio e di Stocker, che sono partiti praticamente senza mezzi finanziari, li ha portati nel giro di appena due anni a emergere sulla scena delle start-up, sia in Ticino che in Svizzera, vincendo vari riconoscimenti, come la StartCup Ticino 2016 (3° classificato) e Venture Kick (primo stadio). Così, Liberty MedTech ha potuto brevettare il progetto, in Svizzera e nell’Unione europea, e iniziare la fase di produzione in collaborazione con attori attivi nel settore, in particolare con la Fachhochschule di Berna (FHS Bern), insieme alla quale quest’anno verrà prodotto il primo prototipo per la successiva fase di test clinici. In questo percorso un ruolo importante è stato ed è giocato dai consulenti d’impresa, i cosiddetti "coach", nella fattispecie il CP Start-up dell’USI – dove Liberty MedTech è incubato dal gennaio 2018 – e il programma federale Innosuisse Coaching Acceptance, iniziato lo scorso mese di dicembre dopo un’attenta procedura di selezione. Infine, per preparare Liberty MedTech ad affrontare al meglio il mondo imprenditoriale, Antonio Sampaio frequenta il percorso di studio USI Executive MBA.

 

Per informazioni su Liberty MedTech: www.libertymedtech.com

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