Riflessioni e iniziative degli Alumni USI ai tempi del coronavirus

95381bc203f467a221fc15eff2f85c52.jpeg
f6a1e7bc0284e9704049eb42f929ca5b.jpeg
bad02b474c5cee9122b89f7d7812c5dc.jpeg
76c45d6b6c789c20772517599aba0bbf.jpeg
b974a0abf677409674835635a90c89e3.jpeg
8def7fb259a168ffeb339b3d95c82171.jpeg
e4c7a9a8f226b65a7c38314cee4bc944.jpeg

Servizio alumni

5 Giugno 2020

L'USI ha invitato anche i propri Alumni a condividere riflessioni ed esperienze ai tempi del Covid-19. Un modo per restare in contatto, condividere consigli, arricchiti da testimonianze da varie parti del mondo. Su questa pagina è possibile trovare una lista, sempre aggiornata, degli spunti ricevuti, con i relativi link per approfondire.

Gesti di solidarietà: Nicole Bizzotto, alumna del Master in Cognitive Psychology in Health Communication all'USI (2020), si è mossa su più fronti in questa emergenza sanitaria. Ha infatti organizzato una campagna di crowfunding per l'Ospedale La Carità, una raccolta fondi che ha permesso di offrire la colazione al personale sanitario come gesto di gratitudine per il lavoro svolto. Con il gruppo facebook TI ascolto - Gruppo di supporto Covid-19 in Ticino hanno voluto inoltre fornire un accompagnamento emotivo a chi lo necessitasse. Queste iniziative sono state riportate dal portale tio.ch

Con l'associazione Mille Gru, Nicole ha poi proposto un concorso di scrittura per affrontare l'emergenza dal titolo "Anticorpi Poetici". "L'epidemia non metterà in quarantena la fantasia" è il motto dell'iniziativa - alla quale hanno partecipato molti studenti USI - che vede nella scrittura un modo per prendersi cura di sé e degli altri. 

Nuovi modelli di business e visione strategica: Marziale Brusini, partecipante della quarta edizione dell'Executive MBA dell'USI (2015), ci propone alcune riflessioni condivise su LinkedIn legate al mondo aziendale. Siamo pronti a pianificare una ripartenza che utilizzi un modello di comportamento diverso, un modello di business più affine alle mutate necessità e magari anche più resiliente? Con questo interrogativo Marziale sottolinea l'importanza dei piani strategici e della rivalutazione delle priorità aziendali e dei processi, che tengano conto anche della digitalizzazione. Un team di lavoro dedicato a studiare tendenze e nuove forme organizzative, nuovi modelli come le B-Corp o modelli di business circolari sono alcuni degli scenari analizzati da Marziale. Per approfondire: Ripartire con un piglio differente; La casa de papel, los indignados e i nuovi modelli di business

Lavoro da remoto e sviluppo del software: Luca Camerini (dottorato in Scienze della comunicazione all'USI nel 2011) ha riportato su tio.ch l'esperienza dell'azienda WellD che si occupa di sviluppo software. Se l'impatto immediato dell'emergenza Covid-19 è stato forse minore rispetto ad altri settori, il lavoro da remoto ha portato a nuove sfide, come la definizione di regole chiare e strumenti adeguati per lavorare in spazi di lavoro nuovi. 

Perché non rispettiamo le regole? Cristina Carbone, alumna del Master in Cognitive Psychology in Health Communication all'USI (2019), ha condiviso un articolo nel quale analizza il comportamento delle persone durante il Covid-19 dalla prospettiva della psicologia sociale e delle teorie decisionali. Durante l'emergenza i Paesi hanno adottato regole e introdotto restrizioni, con effetti differenti. Perché alcune persone non rispettano le regole, cosa influenza i comportamenti dei cittadini di uno stesso Paese e con una cultura simile? Cristina ci parla di "Optimism Bias", ovvero di pregiudizi cognitivi e di una teoria più complessa, la "Terror Management Theory", e delle sue implicazioni. L'articolo completo è disponibile in allegato. 

Turismo e viaggi ai tempi del coronavirus: Elia Frapolli, laureato in International Tourism all'USI nel 2007, per sette anni direttore di Ticino Turismo e ora consulente esperto di turismo, si è espresso in un articolo pubblicato dal Corriere del Ticino sul tema del turismo e dell'industria dei viaggi. Tra le parole chiave emerse vi è il concetto di "turismo rigenerativo", in cui si ricerca il contatto con il verde e la natura, tendenza già presente e accelerata dalla pandemia, e quello di "turismo trasformativo", ovvero la ricerca di esperienze uniche e particolari, capaci di lasciare il segno. Elia Frapolli ha inoltre contribuito, con altri esperti di turismo, a un servizio sul tema andato in onda nella trasmissione Quarta Repubblica di Rete 4 Mediaset. 

Asta online in compagnia dei VIP: Aurelia Jaquier, laureata in Scienze della comunicazione all'USI nel 2005, lavora a Losanna nel settore degli eventi e in questa emergenza ha chiamato a raccolta personalità da tutta la Svizzera, invitandole a mettere all'asta "qualcosa di sé". Da tre ore in compagnia del Premio Nobel Jacques Dubochet alla polo e racchetta autografata da Stan Wawrinka, l'elenco che ha arricchito l'asta online su www.alorsondonne.ch è stato molto ricco. La grande partecipazione all'asta ha permesso così di dare un contributo pari a 120'000 CHF alla Catena della Solidarietà. Aurélia ha parlato della sua iniziativa con LaRegione.

Il ruolo del marketing nella pandemia: Matteo Orlandi (Master in Marketing nel 2007), attualmente Marketing Manager per Simi Group a Milano, ha proposto su LinkedIn una riflessione sul ruolo del marketing in questa emergenza sanitaria. Partendo dalla piramide dei bisogni di Maslow, che mette alla base i bisogni fisiologici dell'uomo e al livello successivo la sua sicurezza, Matteo sottolinea come il marketing nel corso della pandemia giochi un ruolo importante a sostegno delle aziende per informare, sostenere e proteggere i dipendenti, lasciando in secondo piano invece gli obiettivi di vendita o di visibilità del marchio.

Covid-19 e anziani in Italia: le due facce della "socialità": Federica Rossi ha discusso il dottorato di ricerca in economia nel 2018 all'USI ed è ora postdoc presso il Politecnico di Milano. Con la professoressa Ilaria Mariotti e la collega Mina Akhavan, ha lavorato a un contributo intitolato "Covid19 e anziani in Italia: le due facce della 'socialità'", cercando di rispondere al perché in Italia i decessi legati al coronavirus degli over 65 siano risultati maggiori che in Germania e nel Nord Europa. Con questa ricerca si sono chinate sul ruolo diverso assunto dagli anziani nella società, sugli aspetti della vita quotidiana e variabili come lo scambio intergenerazionale, le frequentazioni, i rapporti con la famiglia, tutti elementi che possono influire nel determinare le differenze tra i vari Paesi. 
 

L'invito agli Alumni resta aperto: condividete su Twitter e LinkedIn la vostra esperienza con l'hashtag #USIAlumni o scrivete a [email protected]