Musica come cura - Musicoterapia in ambito neuropsichiatrico infantile e psichiatrico
Servizio comunicazione istituzionale
14 Novembre 2022
Molti problemi di salute mentale hanno a che fare con problemi emotivi, relazionali, sociali e di scarsa motivazione. Non sorprende quindi che la musica, un'arte sociale legata alle emozioni e altamente gratificante, sia stata utilizzata per promuovere la salute mentale. Una serie di revisioni sistematiche di studi randomizzati e controllati ha dimostrato gli effetti benefici della musicoterapia, evidenziando al contempo i limiti della ricerca esistente, in particolare per l'eterogeneità dei risultati. La musicoterapia può infatti differire per tipi di attività, contesti e obiettivi. È quindi necessaria una ricerca più dettagliata per capire meglio quale tipologia di intervento con musica (dall'ascolto a diversi tipi di approcci musicoterapeutici attivi), condotta da chi e in quale contesto, sia più utile per quali pazienti e obiettivi.
Relatore:
- Christian Gold, professore, NORCE Bergen (NOR)
Testimonial:
- Antoni Rodriguez-Fornells, ricercatore CBPU, ICREA Barcelona (ES)
Discussione con:
- Andrea Raballo, professore USI, medico psichiatra
Christian Gold
Si è laureato in musicoterapia all'Università per la musica e le arti interpretative di Vienna e ha conseguito un dottorato di ricerca in musicoterapia all'Università di Aalborg (DK). Docente al Norwegian Research Centre (NORCE) di Bergen, all'Università di Bergen e all'Università di Vienna, Gold ha condotto numerosi studi sulla promozione della salute mentale tramite interventi musicali e psicosociali. Recentemente si è concentrato sull'utilizzo dell'imaging cerebrale per migliorare la comprensione dei meccanismi e dei processi di intervento.
Antoni Rodriguez-Fornells
Ha conseguito un dottorato all’Università di Barcellona. Nel 2004 ha ottenuto una cattedra di ricerca presso l'ICREA (Istituto catalano di ricerca e studi avanzati) e successivamente ha creato un proprio gruppo di ricerca (Cognition and Brain Plasticity Unit) all'Istituto di ricerca biomedica dell'Ospedale Bellvitge dell’Università di Barcellona, dedicato allo studio del processo di apprendimento e della plasticità cerebrale in pazienti sani e cerebrolesi.
Andrea Raballo
Si è laureato in medicina e chirurgia nel 2000 all’Università di Parma, dove ha ottenuto la specializzazione in Psichiatria e Psicoterapia. Nel 2011 ha conseguito il dottorato alla Faculty of Health Sciences dell’Università di Copenhagen (DK). Nel 2022 è stato nominato responsabile della formazione accademica e della ricerca presso l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale con responsabilità cliniche e professore di ruolo di psichiatria presso la Facoltà di scienze biomediche dell’USI.
Programma musicale
NoaNoa per flauto ed elettronica - Kaija Saariaho (1952*)
Eseguito da: Letizia Caspani (flauto) e Danilo Gervasoni (elettronica)
Trovate qui il programma completo del corso