Città in frammenti. Un viaggio virtuale dalla Siria all'Iraq

Mossul - fonte: Iconem
Mossul - fonte: Iconem
Palmira - fonte: Iconem
Palmira - fonte: Iconem
Aleppo, Moschea degli Omayyadi - fonte: Iconem
Aleppo, Moschea degli Omayyadi - fonte: Iconem
Aleppo, città vecchia - fonte: Iconem
Aleppo, città vecchia - fonte: Iconem
Quali radici s’abbarbicano, quali rami crescono / Su queste macerie? (T.S. Eliot, La Terra desolata, 1922) - foto: Mossul; fonte: Iconem
Quali radici s’abbarbicano, quali rami crescono / Su queste macerie? (T.S. Eliot, La Terra desolata, 1922) - foto: Mossul; fonte: Iconem

Servizio comunicazione istituzionale

8 Agosto 2019

L’USI dedica una mostra aperta al pubblico a quattro città ridotte a macerie dai conflitti: Damasco, Aleppo, Palmira e Mossul. La mostra si terrà a margine del MEM Summer Summit il 24 e 25 agosto al Palazzo dei Congressi di Lugano e sarà suddivisa in tre momenti: fotografico, documentario con un cortometraggio del giornalista RSI Roberto Antonini ed esperienziale con una camera immersiva di realtà virtuale realizzata da e−REAL. L’entrata è libera, previa iscrizione https://www.mem-summersummit.ch/it.

La mostra si compone anche di immagini realizzate da Iconem, ente che si occupa della ricostruzione virtuale del patrimonio a rischio. Yves Ubelmann, presidente e cofondatore di Iconem, racconta come è iniziata la sua attività: «otto anni fa lavoravo come architetto in Afghanistan, dove ho visto distruggere siti di interesse culturale molto rapidamente. Abbiamo iniziato a mappare e fare copie digitali di questi luoghi grazie a droni e alla fotografia tridimensionale: dati utili alla trasmissione della memoria, ma in vista della ricostruzione. In seguito sono scoppiati i conflitti in Siria e in Iraq. Di fronte all’urgenza ci siamo mossi immediatamente, ma ad esempio a Palmira siamo arrivati tardi.” Yves Ubelmann è stato testimone diretto di come la distruzione del patrimonio culturale sia legata a doppio filo con quella della popolazione. Quando a essere distrutti sono siti dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità si suscita l’indignazione internazionale: a Palmira l'auto proclamato Stato Islamico ha deliberatamente voluto cancellare arte e storia, sfruttando la risonanza data dai media con un effetto di spettacolarizzazione. I danni hanno toccato il sito archeologico, i templi di Bel e di Baalshamin, l’Arco di trionfo e le colonne nella Valle delle tombe. “A Palmira siamo per lo meno riusciti a mettere la nostra tecnologia a servizio della storia contemporanea, documentandone la distruzione e permettendo al contempo di immaginarne la ricostruzione.”

La mostra è proposta a margine della seconda edizione del Middle East Mediterranean Summer Summit che dal 15 al 25 agosto 2019 porterà a Lugano un centinaio di giovani provenienti da 25 diversi Paesi della regione del Medio Oriente Mediterraneo e dell’Europa, nonché alte autorità politiche, dirigenti, imprenditori e intellettuali, per discutere e proporre soluzioni per il dialogo e lo sviluppo nella regione.

 

Informazioni pratiche

  • Orario: sabato 24 agosto ore 8.00-18.00 e domenica 25 agosto ore 8.00-15.00
  • Ingresso libero, previa registrazione all’evento (sul sito o sul posto)
  • Età minima per la camera immersiva: 10 anni

 

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