Sciopero femminista del 14 giugno 2019: un anno dopo

Una parte della delegazione USI che ha preso parte al corteo di Bellinzona
Una parte della delegazione USI che ha preso parte al corteo di Bellinzona
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Alcuni dei messaggi affidati alle Equality Box
Alcuni dei messaggi affidati alle Equality Box
Passeggiata simbolica lungo il perimetro del campus, scandita dalla lettura ad alta voce di alcune date significative nella storia delle donne in Svizzera
Passeggiata simbolica lungo il perimetro del campus, scandita dalla lettura ad alta voce di alcune date significative nella storia delle donne in Svizzera
Uno spazio informativo, ricreativo e di confronto sui temi al centro della manifestazione
Uno spazio informativo, ricreativo e di confronto sui temi al centro della manifestazione
Lo Stand for Equality è stato teatro di intense occasioni di scambio e di riflessione, condivise anche con i diversi uomini presenti
Lo Stand for Equality è stato teatro di intense occasioni di scambio e di riflessione, condivise anche con i diversi uomini presenti
Le Equality Box hanno invitato i membri della comunità USI a lasciare un pensiero, un commento, una testimonianza, anche anonimi
Le Equality Box hanno invitato i membri della comunità USI a lasciare un pensiero, un commento, una testimonianza, anche anonimi
Il giorno prima dello sciopero si è tenuto lo spettacolo
Il giorno prima dello sciopero si è tenuto lo spettacolo "Una Emilie Kempin-Spyri, tutte Emilie" nel Foyer dell'Aula magna
Il folto gruppo di manifestanti
Il folto gruppo di manifestanti

Servizio comunicazione istituzionale

13 Giugno 2020

È passato un anno da quando un folto gruppo "in viola" ha affrontato importanti questioni di genere all'USI, per poi recarsi al corteo di Bellinzona a manifestare. Abbiamo ripercorso quella giornata e fatto il punto della situazione con Daniela Mondini, Prorettrice per le pari opportunità dell'USI.

"Ricordo la giornata del 14 giugno scorso come un momento di protesta festoso durante il quale il parco intorno all’USI si è tinto di viola: intense le occasioni di scambio e di riflessione condivise con colleghe e colleghi, collaboratrici e collaboratori dei servizi, post docs, dottorande e dottorandi e alcune/i studentesse e studenti" - ricorda Daniela Mondini.

Le attività che hanno animato il campus in quei giorni sono state coordinate da un gruppo formatosi spontaneamente in USI, che con il sostegno del Servizio pari opportunità ha proposto diverse iniziative:

  • Alla vigilia della giornata di sciopero, la sera del 13 giugno 2019, si è tenuta nel foyer dell'Aula Magna la messa in scena dello spettacolo Una Emilie Kempin-Spyri, tutte Emilie, con la regia di Sara Flaadt Camponovo. Lo spettacolo, che racconta la vita della prima giurista svizzera, è stato promosso dall'Istituto di diritto e dal Servizio pari opportunità, con il contributo dell'Associazione giuriste svizzere, con ottimo riscontro dal pubblico registrando il tutto esaurito. 
  • Nei giorni precedenti il 14 giugno 2019, alcune Equality Box sono state collocate nei campus di Lugano, Mendrisio e Bellinzona, per invitare i membri della comunità USI a lasciare un pensiero, un commento, una testimonianza, anche anonimi, sui temi sollevati dallo sciopero. Una selezione di messaggi è stata poi esposta pubblicamente presso lo Stand (for) Equality il giorno dello sciopero. Tutti i messaggi sono stati raccolti e conservati anonimamente e hanno offerto spunti preziosi per le attività successive promosse dal Servizio pari opportunità.
  • Il giorno dello sciopero, il 14 giugno 2019, un gruppo di persone composto da membri del personale accademico, amministrativo e studentesco ha allestito sul prato di fronte all'ingresso principale del campus ovest uno Stand (for) Equality, uno spazio informativo, ricreativo e di confronto sui temi al centro della manifestazione. Nel corso della mattina, il gruppo ha effettuato una passeggiata simbolica lungo il perimetro del campus, scandita dalla lettura ad alta voce di alcune date significative nella storia delle donne in Svizzera, e nel pomeriggio si è recato a manifestare al corteo di Bellinzona.

Queste diverse attività - illustrate nella galleria di immagini - hanno animato un vivo dibattito. Oggi ci si può chiedere: cosa è cambiato, ad un anno di distanza? "I progressi non si misurano facilmente nell’arco di un anno" - fa notare la Prorettrice - "ma sicuramente è cresciuta la sensibilità, è aumentata la visibilità e la voglia di cambiare". Alcuni fatti positivi puntuali ci sono stati, ad esempio l’attribuzione del Dottorato Honoris Causa alla professoressa Linda Argote (Università di Carnegie Mellon, USA) e del Best Teaching Award a Suzanne Suggs, Prof.ssa di social marketing nella Facoltà di comunicazione cultura e società in occasione del Dies academicus 2020 dell’USI. 

Ha inoltre avuto luogo la campagna nazionale 100 donne e mille altre, con ben cinque rappresentanti dell’USI. Le attività – frenate purtroppo in questa primavera dalle conseguenze del COVID-19 – riprenderanno nel semestre autunnale iniziando con il lancio della campagna 100 Donne in Ticino. L'evento inaugurale "Forme, immagini e materia" si terrà il 6 ottobre sul campus di Mendrisio. Il dibattito tra professioniste con percorsi d’eccezione, attive nella Svizzera italiana, rifletterà sul valore che la diversità di genere apporta ai settori dell’architettura, dell’arte e dell’ingegneria e perché ancora oggi la parità rimanga un traguardo difficile da raggiungere. 

Sul futuro è chiara la consapevolezza che molto resta da fare: "Nel corpo accademico professorale dell'USI la percentuale del numero di professoresse di ruolo è leggermente aumentata al 17%, ma continua ad essere inferiore alla media delle Università svizzere" - afferma la Prorettrice Mondini - "Resta quindi prioritario il lavoro sui reclutamenti femminili nel corpo professorale utilizzando anche lo strumento della chiamata diretta. Si tratta di un lavoro lungo, di cui vedremo progressivamente i frutti".  

Alcuni progetti attualmente in corso - come la revisione delle Direttive procedurali delle commissioni di preavviso all’interno della Delegazione Pari Opportunità o il progetto di Bilancio di genere - offriranno nuovi strumenti per rendere sempre di più l'USI un luogo di inclusione e di conciliazione, anche grazie al costante lavoro del Servizio pari opportunità.

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