Gli SDG e l'USI. Sconfiggere fame e povertà
Servizio comunicazione istituzionale
4 Giugno 2021
Per raggiungere, o perlomeno tentare di raggiungere, gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu ci vogliono risorse e mezzi, che non tutti hanno in ugual misura. In effetti, per poter implementare la strategia di Agenda 2030 il popolo di un Paese non dovrebbe avere né fame né essere irrimediabilmente povero. Ed è per questo che l’Onu pone come primissimi obiettivi proprio la lotta alla povertà e alla fame. Ma come fare a mangiare se mancano i soldi per comprare il cibo, e come risollevarsi dalla povertà se non si riesce nemmeno a sfamarsi? È un classico circolo vizioso, che è difficile trasformare in virtuoso, specie in questo caso, data la complessità che caratterizza il problema della fame e della povertà nel mondo - una complessità che va affrontata con un approccio sistemico, considerando le reciproche interrelazioni, così come quelle con altre questioni di sostenibilità.
Riflettiamo sugli Obiettivi di sostenibilità dell'ONU n. 1 e 2 "Fame e povertà", che mirano a sradicare la povertà e porre fine alla fame, e lo facciamo con Paulo Gonçalves, professore ordinario di Management presso la Facoltà di scienze economiche dell’USI; Michael Gibbert, professore ordinario di Marketing presso la Facoltà di comunicazione, cultura e società dell’USI; e Davide Robbiani, direttore dell'Istituto di ricerca in biomedicina (IRB, affiliato all’USI).
La serie: #Fucine. Prospettive per forgiare l'oggi e il domani.