Un ponte Lugano/Pechino per lo studio dei media

Servizio comunicazione istituzionale

2 Ottobre 2007

Sostegno reciproco nella ricerca. Scambio regolare di professori e di studenti. Sono questi i principali punti dell’importante accordo di collaborazione firmato a Pechino tra l’Università della Svizzera italiana e la Communication University of China.

Alla presenza di Dante Martinelli, ambasciatore svizzero in Cina, del professor Piero Martinoli, presidente dell’USI e del professor Su Zhiwu, presidente della Communication University of China, è stato sottoscritto il contenuto di un protocollo di cooperazione che ufficializza i già stretti legami tra la Facoltà di scienze della comunicazione dell’USI e l’ateneo cinese. Da ormai un anno è infatti attivo a Lugano l'Osservatorio sui Media e le Comunicazioni in Cina, guidato dal professor Giuseppe Richeri, il cui scopo è proprio quello di favorire la riflessione accademica sui mutamenti che stanno attraversando il sistema dei media del colosso asiatico, incentivando allo stesso tempo lo scambio di conoscenze, professori e studenti tra l’Europa e l’Oriente.

L’accordo tra i due atenei prevede una collaborazione che si articola su diversi livelli: dalla documentazione alla ricerca, dalle attività didattiche allo scambio di docenti e studenti, con la possibilità data tanto agli studenti cinesi quanto a quelli dell’USI, di vedersi riconosciuti i crediti di corsi o semestri effettuati rispettivamente a Pechino o a Lugano; infine, l’intenzione di organizzare congiuntamente eventi tesi a migliorare la conoscenza reciproca di due culture molto diverse e fisicamente lontane, ma sempre più prossime e virtualmente intrecciate.

Un accordo a tutto campo, che permette all’USI di stabilire strette collaborazioni accademiche con la più importante università cinese del settore: la Communication University of China è stata infatti ufficialmente incaricata dal governo di Hu Jintao di partecipare all’organizzazione dei servizi di comunicazione della prossima edizione dei giochi olimpici.


La firma dell'accordo di collaborazione siglato a Pechino

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