Si parla di scenografia all'Accademia di Mendrisio con Ciprì e Maresco, gli outsider del cinema contemporaneo italiano

Servizio comunicazione istituzionale

25 Maggio 2007

Marco Müller, ideatore del ciclo di studi in Production Design all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana, accoglierà i registi Daniele Ciprì e Franco Maresco per una serata dedicata al mondo del cinema. Alla maniera di Dante Ferretti e Paolo Sorrentino, già ospiti di Müller, anche i registi palermitani terranno un workshop aperto a tutti nel fine settimana.

Registi e autori televisivi, Ciprì e Maresco da anni segnano il cinema italiano con film provocatori e ricchi di umorismo, che attingono a piene mani dai luoghi comuni, senza mai essere volgari.

Daniele Ciprì e Franco Maresco, entrambi palermitani, lavorano insieme dal 1986, anno in cui iniziano a produrre cortometraggi video e a lavorare per un’emittente di Palermo. Nel 1990 realizzano per Italia 1 il programma Isole comprese, in seguito collaborano per RaiTre ai programmi Blob, Fuori Orario e Avanzi.

Nel 1991 a Bellaria, il festival del cinema indipendente italiano, si aggiudicano il Gabbiano D’Oro. Nel 1992 realizzano 49 puntate di Blob Cinico Tv che valgono loro il Premio Aristofane per il miglior programma di satira a Saint Vincent.

Nel 1994 il Museo di Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato allestisce una mostra dei loro lavori e, sempre nel 1994, vincono il Premio Satira Politica a Forte dei Marmi.

Nel 1995 esordiscono sul grande schermo con il lungometraggio Lo zio di Brooklyn: nella disincantata Palermo dei giorni nostri, due mafiosi (nani) obbligano una famiglia a farsi carico di un misterioso “zio di Brooklyn” in visita dall’America. La pellicola suscita tra i critici inquietudine per gli elementi spiazzanti rispetto al cinema tradizionale, e per il grottesco, che è caratteristica del cinema di Ciprì e Maresco.

Nel 1998 è la volta di Totò che visse due volte, seguono Enzo, domani a Palermo! (1999), Il ritorno di Cagliostro (2003) e Come inguaiammo il cinema italiano. La vera storia di Franco e Ciccio (2004, parafrasi di Come inguaiammo l’esercito del 1965).

Ciprì e Maresco sono riusciti ad investigare la disperazione e la mostruosità umana – così appassionanti da raccontare ed esplorare al cinema – esprimendo, al contempo, grande partecipazione ed affetto ai personaggi dei loro film.

Venerdì 1° giugno 2007, a Mendrisio, in occasione di un incontro aperto a tutti gli interessati, s’intratterranno con Marco Müller e proporranno Lo zio di Brooklin. Condurranno inoltre un workshop, pure aperto a tutti gli interessati (previa iscrizione), sabato 2 giugno 2007, presso l’Accademia, dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.

Incontro pubblico con Daniele Ciprì e Franco Maresco

Venerdì 1° giugno 2007, ore 18.30-21.30

Accademia di architettura di Mendrisio, Aula Magna, pianterreno di Palazzo Canavée

Via Canavée 5, 6850 Mendrisio, Svizzera

Per le iscrizioni al workshop contattare:

Ottavia Boni, Ricezione/Segreteria amministrativa, Accademia di architettura di Mendrisio, centralino: +41 58 666 50 00, tel.: +41 58 666 58 90, e-mail: [email protected]

Informazioni:

  • Cecilia Liveriero Lavelli, Maître-assistante, Accademia di architettura di Mendrisio, tel.: +41 58 666 57 64, cellulare: +39 335 664 95 19, e-mail: [email protected]
  • Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio, tel.: +41 58 666 58 69, e-mail: [email protected]