Messa in rete del CSCS: ETHZ, IOSI, IRB, SUPSI ed USI insieme per la ricerca nel campo delle "Computational life sciences"

Servizio comunicazione istituzionale

12 Novembre 2007

Cinque innovativi progetti di ricerca che permetteranno ai principali attori del Ticino scientifico di sfruttare in sinergia le infrastrutture di punta del Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS). L’iniziativa, strategica per il futuro della ricerca scientifica del Cantone, è stata presentata stamattina in una conferenza stampa dal presidente dell’Università della Svizzera italiana Piero Martinoli, promotore dell’iniziativa, dal Consigliere di Stato e direttore del DECS Gabriele Gendotti e dai cinque responsabili di progetto.

L’iniziativa coinvolge alcuni dei maggiori protagonisti della ricerca scientifica nel Cantone, ognuno con un progetto di ricerca in collaborazione con il CSCS: il gruppo di ricerca sulle scienze computazionali del prof. Michele Parrinello (ETHZ), l’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI), l’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB), la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) e l’Università della Svizzera italiana (USI).

L’iniziativa, marcatamente interdisciplinare e incentrata sul tema “Computational life sciences”, mette in rete cinque istituti con il CSCS nel ruolo di fulcro. Nella primavera del 2007 sono stati elaborati progetti di ricerca in biologia strutturale, in bioinformatica e in bioingegneria. Durante l’estate scorsa essi sono stati valutati e accettati da un gruppo di esperti designati dal CSCS. In sintonia con questa iniziativa, il Consiglio dell'USI ha inoltre deciso di creare una cattedra in "Advanced scientific computing" in seno alla sua Facoltà di Scienze informatiche.

Il progetto va contestualizzato nel credito quadro generale stanziato dallo Stato per la ricerca scientifica, liberato grazie al versamento dei proventi dell'oro della BNS: di questo credito, 2.5 milioni di franchi sono stati appunto assegnati alla messa in rete del CSCS con il tessuto accademico locale, permettendo la nascita di questa iniziativa.

Il presidente dell’USI Piero Martinoli nel suo intervento ha sottolineato che «l'importanza della messa in rete del CSCS va oltre il suo impatto locale» e che «essa è il seme che permetterà di creare in Ticino un nodo nella rete nazionale per il calcolo ad alta potenza.» Il direttore del DECS Gabriele Gendotti ha poi evidenziato come «lo sviluppo delle formazioni universitarie - e in particolare della ricerca a sostegno di un solido contesto scientifico residente - costituiscono l'elemento centrale di una politica universitaria in grado di sostenere lo sviluppo economico, sociale, culturale e scientifico del Cantone.»

Le immagini della conferenza stampa saranno disponibili e scaricabili gratuitamente per la pubblicazione sul sito www.copyrightfree.ch a partire dalle ore 14.30.

 

I cinque progetti

  1. “Prediction and characterization of intermolecular interactions in human diseases”, collaborazione IRB-CSCS; responsabile: Prof. A. Lanzavecchia.
  2. “New computational approaches to study protein conformational transitions and protein-protein interactions”, collaborazione ETHZ-CSCS; responsabile: Prof. M. Parrinello.
  3. “Computational identification of pathways and genes involved in lymphoid tumors starting from DNA number analysis”, collaborazione IOSI-IDSIA-CSCS; responsabile: Prof. F. Cavalli.
  4. “Nanovectors for drug delivery in oncology: a combined modeling/experimental study”, collaborazione SUPSI-IOSI-CSCS; responsabile: Prof. G. Ravano.
  5. Creazione di una cattedra in “Advanced scientific supercomputing” all’Università della Svizzera italiana, collaborazione USI-CSCS; responsabile: Prof. M. Jazayeri.

 

Gli interventi dei relatori

 

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