La lezione di Alberto Campo Baeza: pensare con le mani

Servizio comunicazione istituzionale

29 Ottobre 2007

Prosegue il ciclo di conferenze pubbliche all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana. Giovedì 8 novembre 2007 sarà la volta di uno dei protagonisti dell’architettura contemporanea spagnola, Alberto Campo Baeza, che proporrà un percorso dentro la mediterraneità attraverso un elemento distintivo della sua ricerca, la luce.

Alberto Campo Baeza ha sempre presente lo stretto legame tra luce, spazio e architettura, dove la luce è un ingrediente indispensabile per definire le forme architettoniche. L’architetto sostiene inoltre che la fondamentale qualità di un’opera sia quella di poter essere compresa da tutti. La ricerca dell’essenzialità, allora, si rivela il mezzo per comunicare agli altri e con gli altri: le sue architetture mettono perfettamente in forma il carattere “essenziale” del presente, grazie anche al silenzio, alla purezza ed all’eleganza delle forme plasmate.

A Mendrisio l’architetto parlerà del processo creativo e della sua carriera proponendo una lezione dal titolo Pensare con le mani.

Alberto Campo Baeza, uno dei più dotati tra i progettisti che hanno contribuito ai successi dell’architettura spagnola dopo la fine del franchismo, nasce a Valladolid nel 1946. Laureato presso l’Escuela técnica superior de arquitectura di Madrid, inizia un’intensa attività di docenza in Spagna ed in numerose università estere, fra cui Napoli, Zurigo, Losanna, Dublino, Copenhagen, Weimar, Blacksburg, Chicago, Miami e New York.

Ben presto s’impone all’attenzione della critica internazionale per la sua personale ricerca, che mira ad una poetica che pone l’uomo al centro del fare architettonico. Fra sue le opere più note e significative ricordiamo il Municipio di Fene (La Coruña), la Scuola di San Fermin (Madrid), le Case Turégano, García Marcos e De Blas (tutte a Madrid), le Case Gaspar e Guerriero a Cadice, nonché la Sede centrale della Caja general de Ahorros di Granada. In settembre sono iniziate le attività del Centro Benetton per l’infanzia che ha progettato a Ponzano (Treviso). Commentando il suo lavoro, Campo Baeza osserva: “Abbiamo cercato di costruire un asilo non solo impeccabile dal punto di vista funzionale, ma anche capace di offrire una serie di sequenze spaziali diverse; un edificio vivo in cui i bambini possano sognare ed essere felici”. A Garrison-New York la costruzione della Casa Olnick Spanu è quasi ultimata, mentre nel 2008 sarà inaugurato il Museo della memoria dell’Andalusia a Granada.

L’architetto spagnolo si è meritato importanti riconoscimenti in patria ed all’estero, come testimoniano le numerose mostre che gli sono state dedicate in tutto il mondo: nel 2003 una grandiosa esposizione dei suoi lavori è stata presentata alla Crown Hall dell’IIT (Illinois Institute of Technology) di Chicago, poi ospitata all’Urban Center di New York; nel 2004 è stata allestita un’esposizione alla Basilica palladiana di Vicenza, trasferita l’anno successivo ad Istanbul, nella Chiesa di Sant’Irene; il progetto del suo Museo della memoria dell’Andalusia è già stato presentato al MoMA di New York nel 2006 e quest’anno nel Giardino botanico reale di Madrid.

La conferenza di Alberto Campo Baeza si terrà giovedì 8 novembre 2007 alle ore 20 presso l’Aula Magna dell’Accademia di architettura di Mendrisio (Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio, Svizzera).

È prevista la traduzione simultanea dallo spagnolo all’italiano.

Informazioni:

Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio

Tel.: +41 58 666 58 69, e-mail: [email protected]

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