Presentazione del volume "Canti barocchi"

Servizio comunicazione istituzionale

18 Giugno 2005

Sabato 18 giugno 2005 alle ore 17.30 presso l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana (Palazzo Canavée) verrà presentato il 39° volume edito dai Cento Amici del Libro, lo storico sodalizio di bibliofili e collezionisti fondato nel 1939:

Canti barocchi di Lucio Piccolo con litografie originali di Mimmo Paladino

La scelta della prestigiosa sede dell’Accademia di architettura di Mendrisio non è casuale. La stampa litografica delle illustrazioni di Mimmo Paladino è stata infatti realizzata nella stamperia milanese di Giorgio Upiglio. A Giorgio Upiglio, il grande stampatore italiano d’arte moderna, l’Archivio del moderno dell’Accademia di architettura di Mendrisio e il Museo Cantonale, in collaborazione con l’Associazione Biblioteca Salita dei Frati in Lugano, dedicano fino al 19 giugno 2005 un’ampia retrospettiva articolata in tre diverse sedi espositive:

Incidere ad arte, Giorgio Upiglio stampatore a Milano 1958-2005

A Mendrisio, in particolare, è stata allestita la sezione che documenta l’attività dell’Atelier, al Museo Cantonale d’Arte di Lugano gli artisti che hanno lavorato con lo stampatore e alla Biblioteca Salita dei Frati il processo che conduce alla realizzazione di un libro d’artista.

La presentazione sarà accompagnata da un interessante documentario biografico su Lucio Piccolo (con interviste, tra gli altri, al poeta e allo scrittore Vincenzo Consolo) realizzato nel 1993 da Sergio Palumbo, scrittore e critico letterario siciliano, autore di diversi studi sul poeta e sul suo milieu culturale e famigliare.

Il libro

Canti barocchi di Lucio Piccolo, litografie di Mimmo Paladino.  Stampa al torchio di Alessandro Zanella su carta velata Magnani composta con carattere Rialto df, stampa litografica di Giorgio Upiglio.

Edizione, firmata dall’artista, di cento esemplari ad personam, numerati da 1 a 100 destinati ai soci e di ulteriori trenta copie, numerate da I a XXX destinate ai collaboratori. Note al testo di Beppe Manzitti e di Stefano Verdino.

Con 13 illustrazioni originali di Mimmo Paladino di cui una su pagina doppia al frontespizio e cinque a piena pagina (una a piena pagina in nero e due colori, una a piena pagina in nero e un colore e due, al piede, in colore).

L’autore

Lucio Piccolo di Calanovella, cugino per parte di madre di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, è nato a Palermo nel 1901 da genitori di antica aristocrazia siciliana. Raffinato ed eclettico uomo di cultura, musicista completo, studioso di filosofia e di esoterismo, il “barone magico” conosceva in profondità tutta la poesia europea - ricorda Eugenio Montale - e era in grado di leggere in lingua originale classici greci e testi arabi.

Nel 1954 Piccolo fece stampare privatamente un suo libriccino di liriche, in veste editoriale povera e dimessa. Le 9 Liriche, stampato in soli 60 esemplari, ora introvabili, venne inviato dal poeta a Montale che intuendone subito il valore decise di presentare l’autore a un meeting letterario a San Pellegrino avviandolo così al successo. Di questa primitiva raccolta fa parte il gruppo dei quattro Canti barocchi che i “Cento Amici del Libro” ripropongono oggi in una preziosa edizione illustrata integrata con la seconda parte di uno dei canti, l’Oratorio di Valverde, che venne inserita nel 1956 nella prima edizione mondadoriana.

Il “poeta di sangue blu” muore nel 1969 dopo un’esistenza appartata e solitaria trascorsa quasi sempre nella sua villa di Capo d’Orlando.

L’artista

Mimmo Paladino è nato nel 1948 a Paduli in provincia di Benevento. Le tappe più importanti della sua carriera d’artista di grande successo e di respiro internazionale sono scandite dalla Biennale di Venezia (1980), dalla ricca retrospettiva alla Lenbachhaus di Monaco di Baviera (1985), dalla personale a Pechino (1994, primo artista contemporaneo ospitato in Cina) e dalla grande mostra napoletana del 1995 nella quale fu anche esposta la Montagna di sale, la scenografia realizzata dall’artista per La sposa di Messina di Schiller allestita a Gibellina (alla sua intensa attività di scenografo per il teatro è dedicata in questi giorni una retrospettiva al Museo d’Arte di Ravenna). A partire dagli anni ’90 si dedica intensamente all’arte della grafica, lavorando in particolare in stretta sintonia con Giorgio Upiglio. Quest’ultimo ha detto dell’artista: «È molto interessante il suo rapporto con la carta, un materiale che lo affascina letteralmente […] Fare un libro è un lavoro che l’ha sempre appassionato». Nel 1999 la prestigiosa Royal Academy di Londra ha conferito a Mimmo Paladino la qualifica di “Membro Onorario”.

Gli stampatori

  • Giorgio Upiglio, il più grande stampatore italiano d’arte moderna della seconda metà del Novecento e uno dei maggiori a livello internazionale, ha stampato opere, tra gli altri, di De Chirico, Baj, Lam, Scanavino e Fontana. Per Mimmo Paladino ha realizzato numerose acqueforti di grande dimensione e di straordinaria qualità. Nel campo dei libri d’artista, eseguiti anche per conto di altri editori, Upiglio è stato il testimone dell’incontro tra scrittori e artisti, tra le figure di Baj, Alechinsky, Calder, Duchamp, Man Ray, Sutherland, Martini e le parole di Buzzati, Sanguineti, Breton, Sereni, Giudici, Günter Grass per citarne solo alcuni.Il laboratorio del grande maître graveur si trova a Milano, in Via Fara, non lontano dalla stazione Centrale.
  • Alessandro Zanella ha mosso i suoi primi passi accanto a Gabriel Rummonds, l’eclettico uomo di cultura nordamericano, uno dei grandi stampatori del nostro tempo, che si era stabilito a Verona per lavorare con il torchio a mano. In breve tempo Zanella diventa socio e co-designer della celebre Plain Wrapper Press e, dopo la partenza del Rummonds dall’Italia, fonda Ampersand, la sua private press. I suoi libri hanno unito, insieme a molti altri, scritti di Ritsos, Tecchi, Emanuelli, Eco e Sereni con illustrazioni di Adami, Della Torre, Maiolino, Giulia Napoleone e Tommaso Cascella. La stamperia di Alessandro Zanella è sita in località Santa Lucia, non lontano da Valeggio sul Mincio in provincia di Verona.

 

L’editore

Con quest’opera i “Cento Amici del Libro”, lo storico sodalizio fondato a Firenze nel 1939 da Tammaro de Marinis, Gilberta Serlupi Crescenzi e Ugo Ojetti, che ne fu presidente dalla fondazione al 1946, ha raggiunto il traguardo dei 39 volumi. L’associazione è stata poi presieduta dal 1953 al 1976 da Bino Sanminiatelli e dopo di lui dall’imprenditore Alberto Falck sino alla sua prematura e dolorosa scomparsa nel 2003.  

Tra gli scopi dell’Associazione vi è la pubblicazione di libri d’artista con grafiche originali. La galleria degli autori e degli artisti che hanno operato sotto l’ala del sodalizio è uno spaccato della nostra storia letteraria dal Poliziano, Machiavelli sino al Novecento con Svevo, D’Annunzio, Palazzeschi, Gadda, Sciascia, Sereni, Montale (traduzioni di liriche di Yeats), Rebora, Saba, Sbarbaro e Emilio Villa e annovera numerosi protagonisti dell’arte figurativa del nostro tempo: Annigoni, Maccari, Melotti, Tamburi, Guttuso, Bartoli, Ciarrocchi, Ruggero Savinio e Arnaldo Pomodoro. Si sono alternati alla realizzazione delle opere Giovanni e Martino Mardeisteig, Franco Riva, Anna Ziliotto, Franco Sciardelli e Valter Rossi,oltre a Giorgio Upiglio e Alessandro Zanella.

Per ulteriori  informazioni contattare

Cento Amici del Libro
Loredana Pecorini
Tel. +39 02 72 00 22 20

Per la Svizzera

Alessandro Soldini
Tel. +41 91 994 29 49
Cell. +41 78 627 60 72