Il mondo emergente e le sue metropoli in mostra alla galleria dell'Accademia di Mendrisio

Servizio comunicazione istituzionale

30 Ottobre 2006

Per l’anno 2006-2007 l’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana promuove un ciclo di mostre sulle metropoli del mondo emergente.

Città del Messico, Mosca, un confronto fra Chandigarh e Brasilia, Johannesburg, infine le tre città cinesi di Shanghai, Pechino e Nanchino: queste le realtà urbane presentate a Mendrisio fra ottobre 2006 e giugno 2007 per tracciare una mappa dell’evoluzione di città-simbolo degli ultimi decenni.

La Galleria dell’Accademia apre quindi i battenti al vasto pubblico e lo invita a entrare nella Scuola per avvicinarsi al mondo emergente, un mondo che, a diverse latitudini della geopolitica contemporanea, s’interroga sulle dinamiche della trasformazione odierna.

Il tema, di grande attualità, è sostenuto e insignito del patrocinio della Commissione svizzera per l’UNESCO.

Il ciclo sulle metropoli s’inaugura giovedì 2 novembre 2006 con Architetture Messicane Contemporanee, un’esposizione versatile che racconta attraverso fotografie e video l’animato e colorato contesto urbano e territoriale messicano, come pure la vitalità creativa di Città del Messico.

L’architettura messicana contemporanea, a partire dalle eccellenti opere di Luis Barragán – indiscusso manifesto nella cultura mondiale e esempio paradigmatico per le più giovani generazioni – è il prodotto della felice sintesi tra l’influenza del Movimento Moderno, con il suo linguaggio radicale e austero, e la specificità messicana più colorata e materica.

La selezione d’architetti in mostra a Mendrisio è pertanto parte di una ricchissima e variegata realtà di professionisti appartenenti a diverse generazioni e tendenze.

Il visitatore può quindi apprezzare la massiccia architettura istituzionale di Teodoro González de León, nonché i muri dipinti e le torri metafisiche di Ricardo Legorreta, entrambi al culmine della loro carriera; oppure gli edifici funzionali di Augustín Landa e Augusto Quijano, nel pieno della loro maturità professionale; oltre a una serie d’opere recenti, frutto di una ricerca sperimentale avanzata da giovani talenti come Enrique Norten, Bernardo Gómez-Pimienta, Alberto Kalach, Javier Sánchez, Mauricio Rocha e Fernando Romero, capaci di fornire risposte concettuali, stilistiche e formali anche molto diverse.

Tre cortometraggi presentano inoltre al visitatore la storia artistica e architettonica del Messico del XX secolo, ripercorrendo vicende e epoche significative per il paese e il suo sviluppo.

Così un cortometraggio propone un ritratto della geniale coppia d’artisti Frida Kahlo e Diego Rivera; un secondo descrive la vita di Barragán e le sue sfolgoranti architetture; mentre un terzo presenta l’istituzione della Città Universitaria e la spinta innovativa che questa ha trasmesso alla capitale del paese.

In occasione del vernissage interverrà Miquel Adrià, architetto catalano che da anni vive in Messico, direttore della rivista internazionale d’architettura Arquine, nonché curatore della mostra.

Dopo Città del Messico, la Galleria ospiterà altre quattro mostre sulle metropoli del mondo emergente:

Mosca (14 dicembre 2006 - 25 gennaio 2007)

Chandigarh/Brasilia (8 febbraio - 19 marzo 2007)

Johannesburg (3 aprile - 10 maggio 2007)

Shanghai, Pechino e Nanchino (24 maggio - 29 giugno 2007)

La vernice dell’esposizione Architetture Messicane Contemporanee è prevista per giovedì 2 novembre 2006 con inizio alle ore 19.00 all’Accademia di architettura (Galleria dell’Accademia, pianterreno di Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio-Svizzera).

La mostra resterà aperta sino a domenica 3 dicembre 2006.

Potrà essere visitata dal mercoledì alla domenica dalle ore 12 alle ore 18. L’ingresso è libero.

 

Per tutta la durata della mostra sarà in vendita il catalogo Architetture Messicane Contemporanee edito dalla Mendrisio Academy Press (2006, 128 pagine, a colori, in lingua inglese, Fr. 25/Euro 16).