La Conferenza universitaria svizzera sostiene due nuove iniziative dell'USI

Servizio comunicazione istituzionale

26 Novembre 2004

La Conferenza universitaria svizzera (CUS) ha deciso di finanziare con mezzo milione di franchi il progetto dell’Accademia di architettura dell’USI in collaborazione con il Politecnico di Milano per lo sviluppo di un’attività di ricerca nell’ambito del restauro e della trasformazione del patrimonio architettonico del territorio ticinese e lombardo, in particolare le strutture industriali dismesse, con l’obiettivo di valorizzare e riutilizzare costruzioni, strutture e siti storicamente significativi secondo una moderna concezione della conservazione e del riutilizzo degli edifici. L’USI partecipa pure al progetto denominato “Politica e Management del settore pubblico” (PMP.CH) realizzato in collaborazione con le Università di Berna, Ginevra, Losanna e l’Istituto di studi superiori in amministrazione pubblica (IDHEAP) di Losanna. L’iniziativa intende ristrutturare e rafforzare durevolmente in Svizzera la formazione nel campo della politica e del management degli enti pubblici e contribuire in questo modo ad una gestione più efficace del settore. Il progetto ha ricevuto un contributo di un milione di franchi e l’USI partecipa con l’Executive Master in Amministrazione pubblica (EMAP).

Il progetto “Restauro e trasformazione”, promosso dell’Accademia di architettura in collaborazione con il Politecnico di Milano, s’inserisce nel contesto dei mutamenti della geografia produttiva ed abitativa che richiedono chiare e nuove risposte progettuali. Fra i fenomeni contemporanei più appariscenti vi è l’obsolescenza delle strutture industriali e di vari manufatti dislocati sul territorio. Di fronte ai nuovi problemi legati al rinnovamento del patrimonio architettonico vi è spesso la tendenza a dividersi fra politiche di tutela o interventi di pura occupazione del territorio con nuovi manufatti. La ricerca intende valorizzare il patrimonio architettonico ticinese e lombardo secondo una strategia di trasformazione che persegue un duplice obiettivo: la conservazione delle componenti architettoniche di maggiore qualità e il loro riutilizzo in un nuovo progetto che si sviluppa sulla base delle potenzialità morfologiche e funzionali del preesistente. Il progetto è suddiviso in quattro livelli d’attività:

  • formazione di base: sensibilizzazione degli studenti al patrimonio architettonico lombardo e ticinese nell’ambito del programma didattico (discipline storiche) e formazione alle tecniche di rilievo, restauro e trasformazione nel quadro di “atelier orizzontali” diretti da architetti esperti nel campo, ai quali si aggiungono corsi sulla salvaguardia del patrimonio architettonico
  • formazione continua: offerta di moduli dedicati al tema del restauro e della trasformazione
  • ricerca: realizzazione di un osservatorio per il monitoraggio del patrimonio architettonico ed elaborazione di un programma per la conservazione, la trasformazione e il riutilizzo dei complessi edilizi più rilevanti
  • attività sul territorio: campagne di studio e di rilievo sia nell’ambito dell’insegnamento e della formazione continua sia nell’ambito della ricerca in collaborazione con le autorità locali

Il progetto intende favorire lo scambio di professori, la mobilità di studenti e ricercatori, l’organizzazione di programmi di ricerca congiunti e le pubblicazioni.
La direzione scientifica del progetto è affidata ad un comitato composto dai seguenti esperti: prof. arch. Josep Acebillo, direttore dell’Accademia di architettura e dell’iCUP (Istituto di ricerca per il Progetto Urbano Contemporaneo); prof. arch. Aurelio Galfetti, Accademia di architettura; prof. arch. Bruno Reichlin, docente all’Accademia e responsabile del ciclo di post-formazione di restauro e trasformazione “Sauvegarde du Patrimoine bâti” all’Istituto di architettura dell’Università di Ginevra; arch. Bernard Furrer, docente all’Accademia, presidente della Commissione federale dei monumenti storici; prof. Alberto Grimoldi, professore di restauro, facoltà di Architettura Leonardo, Politecnico di Milano.

Il progetto “Politica e Management del settore pubblico” (PMP.CH) si propone di organizzare e sviluppare programmi di formazione master e di dottorato nel campo della politica e della gestione degli enti pubblici. Sono previsti quattro settori d’attività:

  • il coordinamento dei corsi post-laurea (executive Master) proposti in diverse università svizzere. Il progetto intende fornire una cornice istituzionale, garante di sistematicità e continuità, per favorire gli scambi di studenti e di professori.
  • lo sviluppo congiunto di un master bilingue o trilingue secondo il nuovo ordinamento europeo degli studi universitari in politica e management pubblico che potrà essere proposto simultaneamente da più università. I contenuti della formazione saranno in gran parte definiti in modo comune dalle università proponenti, mentre la gestione sarà effettuata a livello locale. Ciò consentirà agli studenti di frequentare almeno due università con sede in regioni linguistiche diverse al fine di favorire la mobilità.
  • lo sviluppo di una scuola di dottorato in politica e management pubblico gestita in modo centralizzato per l’insieme delle istituzioni partecipanti al progetto.
  • il coordinamento e lo sviluppo di corsi di formazione in amministrazione pubblica impartiti da docenti svizzeri presso istituzioni di paesi terzi. La Svizzera gode di un’ottima reputazione nei campi dell’amministrazione pubblica e della formazione. La domanda di formazione proveniente dai paesi terzi continua ad aumentare ed è dunque sempre più necessario offrire delle formazioni integrate in grado di riunire le diverse competenze esistenti in Svizzera.

L’Executive Master in Amministrazione Pubblica (EMAP), organizzato dalla Facoltà di scienze economiche dell’USI in collaborazione con il Dipartimento Scienze Aziendali e Sociali della SUPSI, è uno dei programmi di formazione che partecipano al progetto sostenuto dalla Conferenza Universitaria Svizzera.

L’EMAP è un corso post-laurea destinato ai funzionari dirigenti cantonali e comunali, ai consulenti e revisori attivi nel settore dell’amministrazione pubblica, nonché a tutte le persone interessate ad approfondire le tematiche di gestione degli enti pubblici, in un periodo d’importanti cambiamenti a livello istituzionale e a livello finanziario. Alla prima edizione dell’Executive Master, iniziata lo scorso mese d’ottobre, partecipano una ventina di iscritti provenienti da Svizzera e Italia.

Informazioni:

Progetto “Restauro e trasformazione”: arch. Enrico Sassi, coordinatore i.CUP, Accademia di architettura, USI, tel. 091 640 48 52, [email protected], www.arc.usi.ch

Progetto “Politica e Management del settore pubblico”: dipl. economia SUP Domenico Ferrari, USI, coordinatore operativo EMAP, tel. 091 912 47 55, [email protected], www.emap.ch