Congresso Linfomi di Lugano 2023

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Servizio comunicazione istituzionale

10 Giugno 2023

Tutto è pronto a Lugano per accogliere i circa 4'000 partecipanti della diciassettesima edizione della Conferenza Internazionale sui Linfomi Maligni (International Conference on Malignant Lymphoma – ICML), promossa dall'Istituto oncologico di ricerca (IOR), affiliato all'USI. Alcuni sono anzi già in città, in quanto da sabato 10 giugno a lunedì 12, un centinaio di medici, soprattutto giovani, partecipano a un corso introduttivo tenuto da una serie di docenti provenienti dai quattro angoli del mondo. Questo corso li aiuterà a prepararsi per poter seguire meglio ciò che verrà presentato alla Conferenza, che inizierà il 13 ma verrà aperta ufficialmente mercoledì 14 alle 13:00.

Martedì 13 si comincerà con una decina di simposi satelliti organizzati dalle ditte farmaceutiche, che presenteranno i più recenti risultati ottenuti dai loro studi con farmaci innovativi. Lo stesso giorno, un centinaio di esperti internazionali si riunirà in un “Closed workshop”, una seduta a porte chiuse in cui, come in ogni edizione di ICML, si discute un tema particolarmente importante e attuale.

Quest’anno, gli esperti si confronteranno nuovamente sulla cosiddetta “Classificazione di Lugano”, che da una decina di anni viene usata in tutto il mondo per stadiare i malati affetti da tumori linfatici. Questa classificazione, come indica il nome, è stata definita proprio a Lugano durante il Closed workshop del 2011 e viene usata oggi in tutto il mondo, ciò significa che nella cartella clinica di ogni paziente in qualsiasi Paese, si trova oggi la dicitura “il paziente si trova nello stadio xy secondo la Classificazione di Lugano”.

Varie novità, soprattutto dovute al miglioramento della diagnostica in immagini, ma anche nella definizione molecolare di molti sottotipi di linfomi, richiedono ora che questa classificazione debba essere aggiornata. Infatti, da più di un anno gli esperti che si riuniranno stanno lavorando in vari sottogruppi per permettere di raggiungere al meeting di martedì un consenso unanime: la nuova versione della Classificazione, che verrà poi presentata a tutta l’udienza congressuale in una sessione speciale prevista venerdì prossimo.

La mattinata di mercoledì sarà dedicata al programma educazionale, mentre alle 13:00 vi sarà la cerimonia ufficiale di apertura, durante la quale i responsabili della Fondazione San Salvatore consegneranno alla Professoressa M. Shipp di Boston, che terrà la conferenza principale intitolata alla memoria di Henry Kaplan, il premio San Salvatore.

I temi centrali del congresso di quest’anno saranno da una parte una serie di impressionanti risultati clinici che fanno pensare che a breve scadenza tutti o quasi gli ammalati del cosiddetto “linfoma di Hodgkin” potranno essere guariti (oggi questo vale solo per circa l’80% di essi), mentre nell’altra grande categoria dei tumori linfomatosi (i linfomi non-Hodgkin), vi saranno pure grosse novità terapeutiche, soprattutto nell’uso dei cosiddetti anticorpi bispecifici (molto attivi anche in linfomi sin qui resistenti), ma anche riguardanti la cosiddetta tecnologia delle CAR-T cells, cioè del reinserimento nel paziente di suoi globuli bianchi modificati geneticamente.

Come già scritto, sono migliaia i partecipanti che si sono iscritti alla Conferenza e, ancora oggi, a pochi giorni dall’inizio del congresso, non cessano di arrivare richieste di iscrizioni - iscrizioni che gli organizzatori hanno dovuto chiudere già tre settimana fa non potendo le strutture logistiche locali sopportare un numero superiore a 4000 presenze, anche se quest’anno, grazie ai miglioramenti dei collegamenti ferroviari tra Lugano e Locarno, si è potuto usufruire di alcune delle strutture alberghiere locarnesi. Perlomeno, chi non potrà venire a Lugano, potrà seguire il congresso da remoto, modalità che si è deciso di mantenere dall’esperienza totalmente virtuale del 2021. Un migliaio di partecipanti, oltre ai 4000 iscritti in presenza, parteciperà quindi da remoto avendo anche la possibilità di porre domande ai relatori grazie all’aiuto della tecnologia.

Sia il Palazzo dei Congressi, che sempre più usa energie ecosostenibili, che gli organizzatori, si sono impegnati per garantire le migliori condizioni ambientali possibili. I congressisti sono invitati a muoversi con i trasporti pubblici, il cui uso è gratuito grazie al “Ticino Ticket”, mentre gli organizzatori, per compensare il danno ecologico dovuto ai voli dei partecipanti, compenseranno devolvendo un grosso contributo finanziario ad un progetto di riforestazione nell’Amazzonia. Anche l’associazione ticinese “Ape del Cuore”, che si occupa della raccolta di generi alimentari per le famiglie ticinesi più bisognose, potrà approfittare del congresso, recuperando le eccedenze alimentari dei caterings organizzati dal congresso.

La grande novità poi, per la Città di Lugano, sarà l’organizzazione, il venerdì sera, di un’edizione speciale della Corsa della Speranza, a cui parteciperanno non solo i congressisti che si sono iscritti (circa un centinaio), ma anche, così si spera, molti ticinesi. Con partenza alle ore 20:15 da Piazza Riforma, la Corsa della Speranza è pronta ad accogliere, già dalle 19.00, tutti coloro che vorranno partecipare alla Corsa, le cui iscrizioni sono ancora aperte (https://www.corsadellasperanza.ch/la-corsa). Il ricavato andrà a favore delle ricerche sul cancro in Ticino. Ma anche l’aspetto sociale, di creare così uno stretto contatto tra la popolazione locale ed i congressisti, è un elemento da sottolineare in modo particolare.

 

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