Oltre 250 partecipanti alla 27ª Summer School in Social Science Methods

8076fce43f021d56ceb01671e3899eac.jpg
a0f32528a0e30e26169387969f1c18f2.jpg
ef7ac7d474f405fb9c8971674c07fcd6.jpg
fc62e538bd0f3e5d69cb598b38985675.jpg
96473aa836ab6c8c922c767a8a7ce93a.jpg
eb185ca78c1dec6b74131988068c567f.jpg
La rettrice Luisa Lambertini, il professor Eugène Horber, il professor Benedetto Lepori
La rettrice Luisa Lambertini, il professor Eugène Horber, il professor Benedetto Lepori
16f2f591aa1a5392f3385a0d5fc354bc.jpg

Servizio comunicazione istituzionale

24 Agosto 2023

Accrescere la propria conoscenza dei metodi delle scienze sociali, dall’utilizzo di software statistici come Stata e R al progettare studi qualitativi o scrivere richieste di finanziamento o articoli scientifici, oltre ad estendere la propria rete di relazioni accademiche e personali: sono numerosi i motivi per frequentare la Summer School in Social Science Methods che quest’anno ha portato all’Università della Svizzera italiana oltre 250 partecipanti.

Quella in corso è la 27ª edizione di questa Summer School fondata da Eugène Horber, professore emerito all’Università di Ginevra, e da alcuni anni gestita dall’USI che, intuendone il potenziale, l’ha sviluppata e rafforzata arrivando ai numeri attuali. Come detto, le persone che si sono iscritte quest’anno sono state 252, in maggior parte studenti e studentesse di dottorato. Una quarantina proviene dall’USI, 100 da altre università svizzere e 102 dall’estero, soprattutto Germania e Italia. Per quanto riguarda le discipline di provenienza, 43 partecipanti studiano sociologia, 32 business e management, 29 psicologia, 25 scienze politiche e 22 comunicazione.

Il programma prevede quattro corsi preparatori seguiti da 18 corsi di una settimana ciascuno, tenuti sia da docenti dell’USI sia da esterni. I corsi intensivi, che permettono di concentrarsi sugli argomenti senza le distrazioni che si hanno durante i normali semestri universitari, sono una delle caratteristiche più apprezzate della Summer School, come hanno spiegato alcuni iscritti durante uno dei due “Networking Apéro” che si sono tenuti al Lido di Lugano. La Summer School permette inoltre di studiare metodi o strumenti che non sempre vengono adeguatamente approfonditi nel normale corso di studi e che qui si ha la possibilità di poter subito applicare alle proprie ricerche. Per questo alcuni studenti e studentesse tornano e molti consigliano la Summer School in Social Science Methods a colleghi e colleghe: il “passaparola”, anche da parte di docenti, è il modo in cui molti dei e delle partecipanti hanno scoperto l’esistenza della scuola.

La Summer School in Social Science Methods è diretta da Benedetto Lepori, professore della Facoltà di comunicazione, cultura e società dell’USI entro l’Istituto di comunicazione e politiche pubbliche e si svolge in collaborazione con il Centro di competenza svizzero in scienze sociali FORS e con Methods.net, una rete europea di summer school di metodi.

Come ha sottolineato la rettrice dell’USI Luisa Lambertini nel suo saluto ai partecipanti, spesso in passato i ricercatori hanno dovuto studiare da soli le metodologie necessarie per le proprie ricerche; iniziative come questa permettono di profittare delle conoscenze di una qualificata faculty internazionale e di apprendere i metodi in piccoli gruppi e in maniera interattiva. Per questo la Summer School è un progetto importante per preparare i giovani ricercatori, dell’USI e di altre istituzioni, a svolgere ricerche metodologicamente solide e a pubblicare i propri lavori sulle riviste scientifiche.

 

Facoltà

Rubriche