Ridurre del 50% lo spreco alimentare: le idee di 30 studenti

Due studenti del World Challenges Programme
Due studenti del World Challenges Programme
Marco Borradori, Dany Stauffacher, Michael Gibbert, Marta Lenzi Repetto, Carol Switzer
Marco Borradori, Dany Stauffacher, Michael Gibbert, Marta Lenzi Repetto, Carol Switzer

Servizio comunicazione istituzionale

10 Maggio 2018

Secondo le stime della FAO ogni anno un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo dell'uomo va sprecato. Un problema etico, economico ed ecologico, che divide il mondo in due tra paesi campioni nello spreco ed ampie regioni ancora flagellate da carestie.  Lo scorso mercoledì 9 maggio, un gruppo di 30 studenti dell’USI, della Stockholm School of Economics (Svezia) e della Hanken School of Economics (Finlandia), ha presentato sul campus di Lugano le proprie idee per contribuire in modo creativo ed efficace alla lotta per la riduzione dello spreco alimentare.

Gli studenti, tutti partecipanti a un innovativo corso inter-facoltà a livello internazionale offerto nell’ambito del World Challenges Programme dell’USI, hanno elaborato le diverse proposte sulla base dei dati raccolti nei ristoranti IKEA di Lugano, Stoccolma e Helsinki. Grazie a una collaborazione ufficiale con la multinazionale svedese, gli studenti hanno potuto elaborare idee concrete con l’obiettivo di ridurre gli sprechi del 50% entro il 2020.

Le idee non puntano solamente a coinvolgere i clienti nell’atto di acquisto e consumo nei ristoranti, ma ambiscono ad aumentare la sensibilità sul tema a casa, nel corso della vita di tutti i giorni. Si spazia pertanto da campagne sui social media a libri di ricette sostenibili, da “musei” sullo spreco a una diversa struttura e calibratura di cucine, strumenti e stoviglie fino a segni fisici all’interno dei negozi, che favoriscano – secondo i principi dell’economia comportamentale – un modo di agire più responsabile.

Dopo la presentazione dei diversi progetti, gli studenti si sono confrontati anche ai fornelli, in una gara gastronomica - coordinata da Gaetano Tresoldi - all’insegna dell’ottimizzazione degli ingredienti, ma anche del sapore: l’iniziativa si iscrive infatti nel contesto delle attività di Lugano Città del gusto 2018, che così come il World Challenges Programme dell’USI si prefigge di promuovere una cultura più attenta alla complessità del settore alimentare, soprattutto tra i giovani. Alla competizione ha partecipato anche il Sindaco della Città di Lugano Marco Borradori, che ha portato il saluto di tutto il Municipio agli studenti svedesi e finlandesi.

Il corso, che prevede una collaborazione attiva e una serie di scambi tra l’USI, la Stockholm School of Economics e la Hanken School of Economics, è sostenuto dalla fondazione Mercator. I progetti degli studenti e la loro presentazione a Lugano sono sostenuti dall’Accademia svizzera di scienze umane e sociali (SAGW).

 

Per maggiori informazioni: https://www.usi.ch/en/wcp

Facoltà

Rubriche