L'acqua e il futuro del Medio Oriente Mediterraneo

Il fiume Yarmuk, che scorre tra Siria e Giordania (Heather Elaydi)
Il fiume Yarmuk, che scorre tra Siria e Giordania (Heather Elaydi)

Servizio comunicazione istituzionale

21 Agosto 2018

La cronaca internazionale racconta ogni giorno delle situazioni di crisi nel bacino mediterraneo e nel Medio Oriente, dalle Primavere arabe di inizio decennio alla guerra in Siria, fino ai flussi migratori verso l’Europa. Tra le molteplici questioni che caratterizzano questa complessa situazione ve n’è una più trasversale e che concerne tutti: l’approvvigionamento idrico.

L’acqua è un bene che ci riunisce su questa Terra chiamata anche «pianeta blu». La nostra totale dipendenza dalla sua disponibilità limitata e dalla sua qualità fanno sì che questa risorsa abbia un valore inestimabile. Se alcuni prefigurano conflitti per il suo approvvigionamento, altri vedono nell'adeguata disponibilità e accesso all'acqua le basi per intensificare il dialogo e la cooperazione, che rappresentano le premesse per società più pacifiche.

Il tema dell’acqua è molto caro alla Direzione cooperazione e sviluppo (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri, che promuove l’iniziativa Blue Peace e che  da anni si impegna a promuovere un approccio positivo nell’affrontare le sfide legate all’acqua. Si è quindi lanciata nella straordinaria avventura del movimento globale «Blue Peace» (pace blu), che si fonda sull’osservazione del fatto che i Paesi che cooperano attivamente alla gestione delle risorse idriche non sono mai scesi in guerra l’uno contro l’altro. Questa constatazione ha portato la Svizzera a svolgere un ruolo fondamentale per l’inserimento della cooperazione transfrontaliera nel sesto Obiettivo di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 incentrato sull’acqua.

Blue Peace è un movimento globale che mette in evidenza le iniziative in materia di acqua, pace, sicurezza e cooperazione, riunendo numerose azioni intraprese da diversi attori (università, cultura, politica, diplomazia, società civile e settore privato) e a diversi livelli (da quello locale a quello globale). Proprio l’acqua sarà uno dei molti temi trattati durante il primo Middle East Mediterranean Summer Summit organizzato dall’USI e in programma dal 16 al 26 agosto. Per sottolineare questi aspetti la sera di sabato 25 agosto si terrà anche un concerto aperto al pubblico della Blue Peace Orchestra, formazione eterogenea di musicisti classici, jazz e world music, che suonerà la “Symphony for Water and Peace” (nel cortile del Municipio di Lugano).

Il MEM Summer Summit 2018 è stato ideato dall’USI con l’obiettivo di promuovere una narrazione realistica e costruttiva del Medio Oriente Mediterraneo e creare una rete di giovani che rappresentano il futuro di questa regione. Si riuniranno 150 giovani di oltre 30 Paesi nonché autorità politiche, dirigenti, imprenditori e intellettuali per discutere e proporre soluzioni per il dialogo e lo sviluppo nella regione.

 

Per informazioni: www.mem-summersummit.ch

Intervista all'ambasciatore Pio Wennubst, vicedirettore presso la DSC

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