Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza
Servizio comunicazione istituzionale
11 Febbraio 2021
L’11 febbraio si celebra la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, promossa da una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 22 dicembre 2015 al fine di incentivare un accesso paritario delle donne alla scienza, promuovere l’uguaglianza di genere in questo campo e raggiungere una piena parità di opportunità nella carriera scientifica. Per l’appuntamento la Facoltà di scienze informatiche dell’USI organizza un incontro online per favorire il dialogo e condividere esperienze su questi temi. La ricorrenza internazionale offre inoltre l’occasione per fare un punto della situazione sull’impegno dell’USI nel campo delle pari opportunità e per allargare lo sguardo anche sul panorama europeo, con alcuni progetti in atto sulla parità di genere nei campi dell’informatica.
Nonostante gli sforzi compiuti dalla comunità globale negli ultimi 15 anni per ispirare e coinvolgere le donne e le ragazze nella scienza, attualmente meno del 30% dei ricercatori in tutto il mondo sono donne. Secondo i dati forniti dall’UNESCO, inoltre, solo il 30% di tutte le studentesse sceglie di intraprendere un percorso di istruzione superiore nei campi dedicati alle cosiddette STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Per questo motivo l’ONU ha istituito la giornata internazionale dedicata al ruolo fondamentale delle donne nella scienza e nella tecnologia, ricorrenza che ha tra i suoi obiettivi il superamento dei pregiudizi e degli stereotipi di genere che limitano la presenza femminile nel mondo scientifico.
A livello internazionale l’11 febbraio 2021, presso la sede delle Nazioni Unite, si terrà online la sesta Assemblea della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Il tema centrale di questa edizione sarà l’uguaglianza nella scienza per la società, con un’attenzione particolare al valore degli aspetti sociali e della dimensione culturale nei campi della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione per accelerare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi previsti dall’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile 2030.
La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza all’USI
All’USI la ricorrenza viene celebrata, per il quarto anno consecutivo, dalla Facoltà di scienze informatiche, con eventi organizzati dalla Professoressa Laura Pozzi.
La pandemia di COVID-19 non permette purtroppo lo svolgimento del tradizionale incontro in presenza sul campus di Lugano e dunque quest’anno viene proposta una riunione informale che si terrà online (via Teams). All’evento sono invitate tutte le studentesse di Bachelor e Master, tutte le dottorande e tutte le professoresse della Facoltà. Le partecipanti avranno la possibilità di fare conoscenza, confrontare le loro esperienze e condividere insieme un momento di scambio sottolineando l’importanza della loro testimonianza di donne attive nel campo scientifico.
Per Laura Pozzi al fine di rafforzare la presenza femminile nella scienza “è fondamentale aiutare le donne nella difficile conciliazione tra lavoro e famiglia. In particolare occorre dare la possibilità di impiego part-time anche per coloro che ricoprono posizioni di alto livello, come quelle di professoresse. Io ho scelto di lavorare part-time durante tutta la mia carriera universitaria in modo da avere molte ore da dedicare all’importante crescita dei miei figli, oltre a quelle dedicate alla mia carriera lavorativa”.
L’impegno dell’USI per le pari opportunità
Da parte sua l’USI è attiva nell’ambito delle pari opportunità con varie iniziative che mirano a incrementare l’uguaglianza di genere in ambito accademico.
La promozione delle carriere accademiche femminili è il primo ambito di intervento del Piano d'azione per le pari opportunità che promuove attività come il programma di Mentoring accademico e la borsa di Shadowing, senza dimenticare il lavoro svolto dalla Delegazione per le pari opportunità nel monitorare i processi di selezione e reclutamento del personale accademico contro ogni eventuale comportamento pregiudizievole ai danni delle candidature femminili.
Per quanto riguarda le discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) è in essere una collaborazione tra il Servizio pari opportunità e la Facoltà di scienze informatiche in relazione al programma “Ragazze e informatica”, che ha l’obiettivo di promuovere un maggiore accesso a questa disciplina e a queste professioni da parte delle giovani studentesse.
Tra le attività che rientrano in questo programma si trovano la borsa annuale del valore di 4'000 franchi per una studentessa ammessa al primo anno del Bachelor in Scienze informatiche e il nuovo programma di Mentoring professionale, organizzato in collaborazione con il Servizio carriere e con il Business and Professional Women Club Lugano, e riservato in maniera prioritaria alle studentesse dei Master in informatica e finanza.
Qualche cifra
Attualmente frequentano l’USI 1’591 studentesse tra Bachelor, Master, Dottorato e Formazione continua, rispetto a un totale di 3’350 (dati aggiornati al semestre autunnale 2020).
Per quanto riguarda i programmi Bachelor e Master, 61 studentesse sono iscritte alla Facoltà di scienze informatiche, a fronte di 280 studenti uomini che seguono lo stesso percorso di studi. Sono invece 58 le ragazze che frequentano la Facoltà di scienze biomediche; gli uomini, in questo caso, sono 35.
Per la Facoltà di comunicazione, cultura e società i dati parlano di 557 studentesse a fronte di 273 studenti. Nella Facoltà di scienze economiche si contano 341 donne e 528 uomini, mentre per l’Accademia di architettura le studentesse sono 406 e gli studenti 384.
Le dottorande sono in complesso 142, tra tutte le cinque Facoltà, rispetto a un totale di 342. Le donne che seguono un programma di Formazione continua sono 26, gli uomini sono 59.
Il totale del personale accademico USI è composto da 1008 persone. Le donne sono 356. Le cifre per categoria sono le seguenti: Professoresse e Professori 127, di cui 25 donne (19,7%); Docenti 239, di cui 65 donne (27,2%); Assistenti e collaboratrici / collaboratori scientifici 642, di cui 266 donne (41,4%).
“Le cifre sulla rappresentanza delle donne nel corpo accademico dell'USI mostrano chiaramente che c'è ancora molta strada da fare. La situazione attuale non è soddisfacente”, afferma Sonja Hildebrand, Prorettrice per la ricerca nelle scienze umane e le pari opportunità all’USI. “Nell'ambito delle pari opportunità, molto è stato fatto all'USI negli ultimi anni. Occorre pertanto intensificare i nostri sforzi, attraverso una più forte presenza della Delegazione per le pari opportunità nei processi di reclutamento e nella promozione delle carriere accademiche, continuando a lavorare su una cultura comune all'USI costruita sui valori della diversità”.
European Network For Gender Balance in Informatics
Tornando infine in ottica internazionale, per capire quali progetti siano in corso e cosa venga fatto a livello europeo per sensibilizzare la società e la politica sulla parità di genere nel campo dell’informatica, Monica Landoni, docente ricercatrice presso la Facoltà di scienze informatiche dell’USI, ci spiega il ruolo dell’European Network For Gender Balance in Informatics (EUGAIN COST ACTION), di cui fa parte.
EUGAIN COST ACTION è un’azione che mira a mettere in contatto, attraverso incontri e visite, tutte/i le/i sue/suoi partecipanti per condividere esempi virtuosi, discutere di quelli che non lo sono e mettere in luce quanto ancora c’è da fare per raggiungere un'equilibrata presenza delle donne nel nell’informatica.
“Gli obbiettivi dichiarati di EUGAIN COST ACTION”, spiega Monica Landoni, “sono dare linee guida e raccomandazioni alla comunità accademica, ai responsabili delle politiche di genere, all’industria e ad altre parti interessate per gestire le tante sfide legate all’equilibrio di genere nei vari ambiti in cui si declina l’informatica. Lo scopo comune è far sì che più ragazze scelgano l’informatica per i loro studi universitari e poi come professione; evitare che le ragazze abbandonino gli studi superiori e percorrano invece con successo carriere in ambito informatico; spingere più ragazze a intraprendere studi di dottorato e poi esperienze post-dottorali per rimanere nel mondo accademico e mirare a posizioni di professori; incoraggiare ed essere d’ispirazione alle giovani donne nel seguire carriere nel campo dell’informatica, aiutandole a superare i vari ostacoli che impediscono loro di giungere a posizioni di maggior prestigio”.