Collaborazioni e sinergie tra la Città di Mendrisio e l'Accademia di architettura
Servizio comunicazione istituzionale
17 Aprile 2023
L’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana è una presenza sempre più marcata a Mendrisio. L’importante numero di studenti – circa 800 tra Bachelor, Master e dottorato – e il nutrito calendario di eventi rendono l’Accademia una realtà attiva, stimolante e propositiva. La rilevanza di questa presenza si traduce anche in alcuni interventi urbanistici svolti negli ultimi anni in collaborazione con la Città di Mendrisio che crede fermamente e sostiene con convinzione uno scambio sinergico con l’ateneo.
Si pensi al rinnovato Palazzo Turconi con la nuova sede della Biblioteca dell’Accademia, al Teatro dell’Architettura o anche solo all’Osteria Vignetta, rilevata dall’USI e inaugurata nel 2018 e che, oltre a essere un bar universitario molto apprezzato, è diventato un importante punto d’incontro tra la comunità locale e quella accademica, rispondendo così a uno degli obiettivi dell’USI e dell’Accademia volto all’integrazione nel territorio d’insediamento. In questo contesto si inserisce il recente Premio Città di Mendrisio per la diplomata o il diplomato con la migliore media, introdotto nel 2022 come riconoscimento per i futuri architetti che si sono formati a stretto contatto con il territorio.
Un altro spazio che l’Accademia di architettura ha restituito alla popolazione è il parco callistenico di Canavée, le cui attrezzature sono state finanziate dall’USI e realizzate, su terreno dell’Accademia, in collaborazione con la Città di Mendrisio. La callistenia è una disciplina alla portata di tutti, dai principianti del fitness agli atleti e può essere praticata con o senza un monitore. Pensato anche per compensare la mancanza di una palestra per gli studenti, il parco callistenico è di fatto una palestra all’aperto accessibile a tutta la popolazione dal parco pubblico di Villa Argentina.
L’anno scorso si è tenuta la prima edizione del workshop Transversal Territory diretto da Antoine de Perrot con Aalaii Mansoureh, svoltosi nel comparto di Rime-Brecch. Questo laboratorio mira a coinvolgere la cittadinanza per riflettere e ripensare l’identità dei luoghi e sviluppare in maniera collettiva una nuova sensibilità ambientale. Grazie anche al sostegno delle Aziende industriali di Mendrisio, la seconda edizione si terrà dal 10 al 16 luglio 2023, con una serie di eventi pubblici previsti in settembre e porterà gli studenti e i cittadini a riflettere e interrogarsi sulla Via delle sorgenti, (all’anagrafe Via Industria) e conosciuta dai mendrisiensi come la zona dell’Acquafresca dove sono ubicate le sorgenti e il serbatoio di acqua potabile del Paolaccio.
Un ulteriore progetto realizzato dall’Accademia di architettura insieme alla Città di Mendrisio è stato il recupero di un luogo inutilizzato situato in Via alla Torre, subito a monte del giardino di Villa Argentina, una struttura in rovina su un terreno che la Città aveva recentemente acquisito e che adesso è uno spazio ricreativo a disposizione della cittadinanza. Questo progetto, finanziato dall’Accademia, ha unito esigenze didattiche, ecologiche e civiche. Da un punto di vista didattico, agli studenti dell’Atelier Albori, guidati dall’architetto Giacomo Borella, hanno avuto l’occasione di sperimentare l’intero processo di trasformazione di un luogo specifico, partendo da una fase iniziale di indagine fino alla messa a punto di un progetto sensato e fattibile, seguite dalla sua realizzazione concreta attraverso il lavoro manuale. Un punto centrale del lavoro è stato l’approccio ecologico: in uno scenario di profonda crisi degli equilibri ambientali, la piccola dimensione dell’intervento e la necessità di limitare al massimo i costi hanno suscitato una riflessione pratica e approfondita sui rapporti tra scelte costruttive e uso delle risorse. Sono quindi stati impiegati principalmente materiali di scarto come marmi e pietre provenienti dalla cave di Arzo o lenzuola fornite dall’Ente ospedaliero cantonale. L’atelier si è svolto nel semestre autunnale del 2022 e chi oggi ha modo di frequentare il Cortile Aquilone o di passare per Via alla Torre rimarrà sorpreso nel vedere la foto del terreno come era solo qualche mese fa.
Un altro grande progetto allo studio è la riqualifica paesaggistica e architettonica di via Turconi, che vede coinvolti la Città, l’Accademia e l’Ente ospedaliero cantonale con l’intento di rendere attraente e funzionale un’area di grande rilevanza storica e sociale. Moderazione del traffico, nuove alberature e giardini rafforzeranno l’idea di un grande parco urbano che mette al centro il pedone.
Sabato 13 maggio 2023, l’Accademia di architettura dell’USI e il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI aprono le loro porte in occasione di “Campus in festa”, una festa popolare, voluta e sostenuta dalla Città di Mendrisio, per permettere a tutte e a tutti di scoprire più da vicino i luoghi e le attività delle due istituzioni universitarie. Maggiori informazioni al seguente link.