Analisi della parità salariale, all'USI nessuna significativa disparità di genere

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Servizio comunicazione istituzionale

7 Luglio 2023

L’Università della Svizzera italiana, come ogni datore di lavoro con un organico superiore alle 100 persone, è tenuta a effettuare un’analisi sulla parità salariale. Questa analisi, effettuata sul personale accademico e amministrativo, ha rilevato che non vi sono differenze salariali significative se si tiene conto delle caratteristiche individuali di qualificazione e delle caratteristiche del posto di lavoro. In media le donne guadagnano il 16,2% in meno degli uomini, una differenza dovuta al fatto che le posizioni di alta responsabilità sono ricoperte soprattutto da uomini, come peraltro emerso anche dal primo Bilancio di genere dell'USI. “L’assenza di disparità non spiegabili è certamente un risultato positivo, ma la scarsa presenza di donne in posizioni apicali, in particolare nel corpo accademico, è insoddisfacente e ci sprona a lavorare con ancora maggior impegno per un miglior bilanciamento di genere”, ha spiegato la professoressa Sonja Hildebrand, prorettrice per le pari opportunità. 

L’analisi è stata realizzata prendendo come riferimento il mese di ottobre 2020 e utilizzando un modello di analisi standardizzato della Confederazione; i risultati sono in seguito stati validati da una società di revisione esterna indipendente. 

I calcoli si basano sul guadagno totale standardizzato a tempo pieno per 882 dipendenti, di cui 346 donne (39,2%) e 536 uomini (60,8%). In media le donne guadagnano 6’981 franchi; gli uomini 8’334; una differenza del 16,2% quasi completamente spiegabile con le caratteristiche individuali di qualificazione e le caratteristiche del posto di lavoro. Prendendo in considerazione questi fattori, infatti, la differenza salariale si riduce all’1,7% che, dal punto di vista statistico, non è significativamente diversa da zero. Pertanto, come conclude il rapporto, in base al modello di analisi standardizzato non sussiste alcuna differenza salariale inspiegabile in senso stretto in misura statisticamente valida. L'analisi effettuata riguarda il personale accademico e amministrativo nel loro complesso e non fornisce indicazioni in merito a discriminazioni salariali individuali o riguardanti determinati gruppi. 

 

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