MedTech Business all'USI, dove le idee diventano realtà

Il team di Dicronis riceve il primo premio della StartCup Ticino 2017
Il team di Dicronis riceve il primo premio della StartCup Ticino 2017
Patrizia Marschalkova, CEO di Dicronis, presenta il suo progetto alla StartCup Ticino 2017
Patrizia Marschalkova, CEO di Dicronis, presenta il suo progetto alla StartCup Ticino 2017

Servizio comunicazione istituzionale

26 Febbraio 2018

Dicronis è una start-up attiva in ambito biomedicale, sviluppa prodotti farmaceutici innovativi per la diagnosi precoce di patologie con esigenze mediche elevate e urgenti. Il primo prodotto, Lymphit, controlla la funzione del sistema linfatico in maniera semplice, sicura ed economica anche da casa, contribuendo a diminuire drasticamente, assieme a una specifica cura, lo sviluppo del linfedema, un gravoso effetto collaterale di alcune terapie del cancro, di cui sono a rischio annualmente, solo in Europa, fino a un milione di pazienti.

Dicronis ha presentato il suo progetto nel corso del programma MedTech Business, aggiudicandosi il MedTech Business 2017 Award. La start-up ticinese, inoltre, si è classificata al primo posto alla StartCup Ticino 2017, la competizione cantonale che premia le idee imprenditoriali e i progetti più innovativi e promettenti ideati nella Svizzera italiana – un’iniziativa del Centro Promozione Start-Up USI-SUPSI (CP Start-Up).

Patrizia Marschalkova, CEO di Dicronis, ci racconta la sua esperienza vissuta durante queste due iniziative.

 

Come nasce Dicronis e di che cosa si occupa?

Dicronis nasce inizialmente da un mio lavoro di master, conseguito all’ETH di Zurigo, nell’ambito di metodi per il monitoraggio dell’attività linfatica. Da qui prese poi forma l’idea di convertire la ricerca in un prodotto per la diagnosi precoce del linfedema, una complicazione delle terapie per il cancro. In questo modo, si consente a questi pazienti di iniziare con le terapie prima che la condizione diventi irreversibile.

 

Come valuta l’esperienza vissuta all’USI nell’ambito del programma MedTech Business e della competizione StartCup Ticino?

L’esperienza nell’ambito del programma MedTech Business ci ha permesso di approfondire diversi aspetti legati principalmente allo sviluppo del prodotto, quindi con focus regulatory, clinical development e quality. La StartCup Ticino, soprattutto grazie al programma di accelerazione, ha dato invece modo di mettere l’accento sul business, realizzando un investor-ready business plan. Combinando i vari insegnamenti quindi abbiamo conseguito un piano finanziario e di sviluppo.

 

Dal tuo osservatorio zurighese, trovi che il Ticino si stia profilando bene nell’ambito dell’imprenditoria ‘in erba’, e non solo nel settore biomedicale? Quali le prospettive per gli startupper ticinesi?

Nell’ambito delle startup, a mio parere, il Ticino promette di svilupparsi in maniera proficua. La StartCup Ticino offre una paletta di premi molto vasta: oltre il premio monetario, la borsa di studio per EMBA all’USI, i costi per l’incorporazione da startups.ch, le consulenze da yourCFO tra gli altri, come il sopracitato coaching durante l’Acceleratore cantonale. Oltre alla StartCup, la realtà startup in Ticino presenta anche investitori che hanno un reale interesse nel promuovere compagnie del Cantone. Per migliorare ulteriormente la situazione, posso consigliare alle startup di seguire quanti più corsi possibili e partecipare agli eventi di entrepreneurship, anche se dovessero trovarsi fuori Cantone, per confrontarsi con altri startuppers ed imparare l’uno dall'altro. 

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