Che verso ha la vita
Servizio comunicazione istituzionale
31 Maggio 2021
A metà maggio si è svolto il laboratorio dedicato al linguaggio poetico contemporaneo "Che verso ha la vita – scrivere tra passato e futuro", in dialogo con il poeta e professore dell'Istituto di studi italiani dell'USI Fabio Pusterla. Organizzato su impulso del corpo studentesco, il laboratorio ha coinvolto studentesse e studenti di Letteratura, ma non solo, in un percorso sulla poesia contemporanea in cui non sono mancate le riflessioni su cosa sia la poesia e che funzione abbia nelle nostre vite. Ripercorriamo questa esperienza, che probabilmente sarà riproposta il prossimo autunno, grazie al resoconto dell'associazione studentesca Il Letterificio.
Da un’idea nata a ottobre tra i corridoi dell’USI e recuperata dopo questi lunghi mesi di distanza, finalmente durante questo mese ci siamo ritrovati in una ventina, tra studenti e studentesse, per rinnovare un dialogo tra noi e con il poeta e docente Fabio Pusterla sulla poesia contemporanea.
Il sentore condiviso era infatti quello di dovere pur “iniziare da qualche parte” per trovare uno spazio in cui poter dialogare, incontrarci e discutere della letteratura, per ritrovare e condividere ciò che di vivo c’è nelle parole studiate a lezione o anche lette e scritte da noi in solitudine.
Ma non si è trattata di un’occasione di dialogo solo per studenti/studentesse di letteratura: hanno partecipato anche dottorandi/e e studenti/esse di altre facoltà dell’USI – da comunicazione, a economia, a medicina e filosofia – e dell’Università Statale di Milano, accomunati/e dalla passione per le lettere, ma soprattutto dal desiderio di riscoprire la vitalità dell’università e delle bellissime relazioni che essa ha da offrire.
Il laboratorio si è svolto su due giorni: venerdì 14 maggio, il professor Pusterla ha avviato il discorso ponendo il problema del dialogo della poesia contemporanea con la tradizione e con il passato, attraverso la sua personale esperienza di poeta. Ne sono seguite tre ore di intense domande e tentativi di risposta, su cosa sia la poesia oggi e in che modo tutt’ora essa ci riguardi e ci tocchi. Con il costruirsi di una maggiore familiarità, la mattina successiva, è stata possibile l’emersione delle esperienze personali dei partecipanti: il sabato è stato infatti dedicato alla lettura e discussione di testi poetici – propri o di autori cari – per domandarci di nuovo cosa sia la poesia, che funzione abbia nelle nostre vite e se è vero che, come dice Hölderlin: «pieno di merito, ma poeticamente, abita l’uomo su questa terra».