Contratti digitali: competenze dell'USI al servizio del Web

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Servizio comunicazione istituzionale

19 Gennaio 2022

Il web oggi è diventato parte integrante della vita comune delle persone di tutto il pianeta. Il suo funzionamento è però una cosa tutt’altro che scontata: implica tecnologia, come server e reti di telecomunicazioni, e soprattutto delle regole, o meglio degli standard tecnici (protocolli) per la comunicazione tra server e dispositivi degli utenti. Ad occuparsi dello sviluppo di questi standard, dal 1994 c’è l’organizzazione non governativa internazionale il W3C (World Wide Web Consortium). Nel consorzio si trovano naturalmente le grandi società tecnologiche e gli operatori di rete, ma anche enti pubblici e, non da ultimo, università e istituti di ricerca scientifica. Ne parliamo con la Dott.ssa Nicoletta Fornara, docente-ricercatrice dell’Istituto di tecnologie digitali per la comunicazione (ITDxC, Facoltà di comunicazione, cultura e società).

“Da qualche tempo collaboro per via dei miei interessi di ricerca, all’Open Digital Rights Language (ODRL) Community Group, un gruppo di lavoro del W3C che si occupa di proporre un linguaggio per la specifica di norme che regolino l’uso di risorse digitali”, spiega la Dott.ssa Fornara. “In particolare, mi occupo della semantica di questo linguaggio e recentemente mi è stato proposto di co-dirigere il gruppo. Come per tutti i 'community group' che costituiscono il W3C, anche il gruppo che si occupa del linguaggio ODRL lavora con l’obiettivo di formulare delle raccomandazioni al livello superiore, i cosiddetti 'Working Group', dove i vari standard tecnici prendono una forma più concreta e, successivamente, vengono implementati per il web”.

Con lo sviluppo e la diffusione capillare di Internet su scala planetaria lo scambio di risorse digitali è sempre più comune e il problema di regolamentarne l’uso è sempre più di attualità, per non dire fondamentale, per la tutela dei creatori di contenuti (audio, video, testo ecc.) e per la protezione dei dati personali e strategici. “L’Open Digital Rights Language è un linguaggio per specificare in maniera 'machine readable' le norme che regolano le azioni che possono, non possono, o devono essere svolte in relazione alle risorse digitali scambiate da varie parti. La sfida attuale è quella di poter ragionare in maniera automatica sul significato di tali norme, ed è su questi aspetti che sto lavorando, sia nella mia ricerca, sia nel gruppo di lavoro del W3C”, conclude la Dott.ssa Fornara.

 

Per saperne di più:

www.w3.org/community/odrl/

www.w3.org/TR/odrl-model/

 

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