Luigi Snozzi: viva la resistenza!

Servizio comunicazione istituzionale

14 Giugno 2006

Giovedì 22 giugno 2006 si chiude il ciclo d’incontri pubblici promosso dall’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana per l’anno accademico 2005-6.
Le conferenze e le esposizioni presentate a Mendrisio hanno ospitato alcuni dei migliori architetti a livello internazionale, ma anche personaggi appartenenti a ambiti affini a quello dell’architettura per dibattere del concetto dello spazio e del “contemporaneo”. Il pubblico ticinese, italiano ma non solo ha seguito con attenzione le varie proposte.

La serata finale chiude anche il ciclo d’incontri promossi dal Direttore Josep Acebillo sull’architettura e il pragmatismo critico. Il ciclo sviluppato sull’arco di tre anni accademici, dall’autunno 2003 si è posto come obiettivo quello d’indagare sulla possibilità per l’architettura di ritrovare un ruolo centrale all’interno di un discorso di tipo urbano che si fa ogni giorno più complesso. Malgrado la confusione e varietà di proposte, è, infatti, possibile individuare delle architetture che rimandano a un certo realismo oppure a un pragmatismo critico, architetture, in altre parole, che rispondono alle sfide della globalizzazione e della nuova economia.
Sono davvero illustri i nomi dei rappresentanti della cultura progettuale invitati a Mendrisio in questi tre anni per esprimersi sul tema “architettura e pragmatismo critico”: Livio Vacchini (Locarno), Josep Lluís Mateo (Barcellona), Alejandro Zaera Polo (Londra), Manuel Aires Mateus (Lisbona), Jacques Herzog (Basilea), Wiel Arets (Maastricht), Toyo Ito (Tokyo), Frank O. Gehry (Los Angeles), Rafael Moneo (Madrid), Mario Botta (Lugano), Eduardo Souto de Moura (Porto), Valerio Olgiati (Zurigo), Winy Maas (Rotterdam), David Chipperfield (Londra), Dominique Perrault (Parigi), Elias Torres (Barcellona), Juan Navarro Baldeweg (Madrid), Zaha Hadid (Londra), Elias Zenghelis (Bruxelles), Roger Diener (Basilea), Oriol Bohigas (Barcellona), Cino Zucchi (Milano), Massimiliano Fuksas (Roma).

Giovedì 22 giugno 2006 per la serata conclusiva sarà ospite dell’Accademia Luigi Snozzi. In occasione della recente pubblicazione della sua Opera completa 1958-2003 a cura di Peter Disch (ADV Publishing House, Lugano 2006), Snozzi s’intratterrà con Pierre-Alain Croset. La serata proseguirà, dopo un rinfresco offerto a tutti i presenti, con una conferenza di Snozzi dal titolo Viva la resistenza!

La pubblicazione, l’unica monografia completa e aggiornata dell’opera di Snozzi, presenta i suoi trenta progetti più significativi con piani a colori e nuove fotografie; un capitolo separato è inoltre consacrato a Monte Carasso, esempio straordinario di pianificazione urbanistica. Tre i volumi: il primo e il secondo (anni 1958-1992) corrispondono a un’edizione interamente riveduta e ampliata della monografia del 1993; il terzo volume, invece, appare per la prima volta e presenta i lavori dell’ultimo decennio, sino al 2003.

Luigi Snozzi, nato a Mendrisio nel 1932, si diploma al Politecnico Federale di Zurigo nel 1957. Dopo aver lavorato negli studi di Peppo Brivio e di Rino Tami, nel 1958 apre un suo studio a Locarno. Dal 1962 al 1971 lavora in associazione con Livio Vacchini, dal 1975 con Bruno Jenni, mentre nel 1988 apre uno studio a Losanna.
Accanto alla professione d’architetto inizia un’intensa attività didattica: Snozzi insegna presso il Politecnico di Zurigo e di Losanna, presso la Facoltà d’Architettura dell’Università di Trieste e dell’Università degli Studi di Sassari, sede d’Alghero. Dal 2004 collabora con l’Accademia di architettura di Mendrisio. La sua attività didattica si estende a conferenze, seminari e corsi in quasi tutti i paesi europei, negli Stati Uniti e in Cina.
Snozzi è stato presidente della Commissione Gestaltungsbeirat della città di Salisburgo (1986-1988); è membro d’onore del Bund Deutscher Architekten, dell’Akademie der Künste di Berlino e della Bayerische Akademie der Künste di Monaco.
Nel 1993 vince i premi Beton, Wakker e il Prince of Wales attribuito dall’Università di Harvard, Cambridge, Massachusetts per il progetto di Monte Carasso, vero laboratorio dove Snozzi sviluppa un nuovo modo di concepire la relazione tra urbanistica e architettura.
Oltre alle realizzazioni di Monte Carasso, tra le sue opere si possono segnalare: Casa Snider a Verscio, Casa Kalmann a Brione, Casa Heschl a Agarone, Casa Diener a Ronco e l’edificio amministrativo per Bau + Grund a Pfozheim, in Germania.

La serata conclusiva dell’anno accademico per giovedì 22 giugno 2006 all’Accademia di architettura (Palazzo Canavée, Via Canavée 5, 6850 Mendrisio-Svizzera).
Alle ore 19 sarà presentata la monografia Luigi Snozzi, l’opera completa 1958-2003 con Snozzi e Pierre-Alain Croset, architetto con studio professionale a Brescia, professore presso la I Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
Seguirà alle ore 20 la conferenza pubblica di Luigi Snozzi dal titolo Viva la resistenza!

 

Informazioni:

Amanda Prada, Responsabile comunicazione e conferenze, Accademia di architettura di Mendrisio, tel.: +41 58 666 58 69, e-mail: [email protected]

Pieghevole (pdf, 40 Kb)