Ficcanaso in città! Un'esposizione tutta d'annusare a Lugano

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Servizio comunicazione istituzionale

5 Aprile 2016

L’esposizione Ficcanaso in città apre a Villa Saroli a Lugano, dal 6 aprile al 4 settembre 2016. Ficcanaso è un viaggio olfattivo tra 100 diversi odori che accompagnano i visitatori alla scoperta di uno dei sensi meno conosciuti ma tra i più affascinanti: l’olfatto. Dalla fisiologia dell’olfatto alla chimica degli odori, dalle fragranze di piante e animali fino ai profumi, il naso dei visitatori all’interno dell’esposizione è messo alla prova, deliziato ma a volte anche turbato da insolite fragranze. A Ficcanaso si annusa! I visitatori verranno accompagnati, in punta di naso, fra giochi e curiosità alla scoperta di qualcosa in più su di sé, sul mondo e sul nostro cervello.

Il percorso interattivo proposto da L’ideatorio dell’Università della Svizzera italiana permetterà di scoprire il funzionamento nel nostro naso stimolandolo con numerose molecole odorose.

L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Istituto scolastico della Città di Lugano, si avvale della collaborazione dell’azienda svizzera Givaudan, une delle maggiori produttrici al mondo di essenze e aromi che, su invito dei creatori dell’esposizione, ha messo a disposizione le essenze e inventato odori specifici.

Il percorso, da seguire “a naso”, passa dalla fisiologia dell’olfatto alla chimica degli odori, dagli odori di piante e animali, ai profumi. Sarà possibile annusare e giocare con le puzze più disgustose, magari apprezzandone per una volta l’utilità, vedere e sperimentare come si creano i profumi che hanno fatto la storia della profumeria, giocare con gli odori del nostro corpo, seguendo la scia di profumi di animali e piante provenienti da tutto il mondo. Quattro creazioni del profumiere svizzero Andy Tauer invitano il visitatore a immaginare un paesaggio olfattivo, mentre giochi e indovinelli da risolvere con il naso obbligheranno il vostro olfatto a cercare tra le pieghe del cervello ricordi che credevate svaniti.

Il senso del sacro, del ricordo e della seduzione

Tra i 100 odori spiccano alcune curiosità. Si potranno per esempio annusare feromoni umani e verificare con il proprio naso se ci si sente veramente attratti da queste particolari sostanze chimiche. Si potrà scoprire che esiste l’odore di nuovo, diffuso dai venditori nelle auto usate per tranquillizzare il cliente. Oppure scoprire “l’odor di santità”, presentato all’esposizione con la ricostruzione del profumo di Padre Pio e di Santa Teresa d’Avila, così come descritto dai fedeli.

I curatori dell’esposizione propongono anche un tuffo nel passato, in particolare con quell'odore che si poteva sentire nelle antiche chiese, impregnate da un misto d’aromi sacri e fetore cadaverico, di terra e di cielo, d’orrore e d’estasi. Ma poi ancora si potranno scoprire odori particolari, come il “profumo di donna”, da sempre descritto da poeti e artisti. Fino ad arrivare alla nostra società post-odorosa, dove gli odori si dissolvono nel silenzio olfattivo di un ambiente deodorato. L’uomo moderno che disdegna il sudore e la stalla, si è immerso nell’odore del nulla. Ma con una particolarità che ha dell’incredibile: i profumieri, per far apprezzare all’animale uomo le preziose essenze contenute, vi aggiungono secrezioni di ghiandole anali di altri mammiferi o addirittura estratti di escrementi.    

Il nostro naso, così silenzioso e discreto, è dotato di una fisicità che non cessa d’imbarazzare e d’incuriosire. Esplorato dalla letteratura, dalla filosofia e dalle scienze, l’olfatto ha conservato uno statuto ambiguo, perché insieme al senso del sacro, del ricordo e dell’immaginazione ha nutrito anche l’erotismo e le arti della seduzione. Senza i molteplici recettori delle nostre umide fosse nasali non potremmo apprezzare il cibo, sentire l’odore dei nostri amanti e chiudere il gas. Anche il campo della nostra immaginazione ne risulterebbe ridotto. Ma né l’ambiente, né l’esperienza, né la cultura ci hanno insegnato a prenderci cura della varietà degli odori. Ecco quindi un’esposizione fatta solo per lui, per quel senso tanto dimenticato, ma tanto affascinante: l’olfatto.

L’esposizione, già aperta al pubblico a Bellinzona, Ascona e Monza, sarà finalmente proposta anche a Lugano con alcune nuove postazioni odorose. In seguito, a partire dal mese di settembre 2016, Ficcanaso sarà esposta a Zurigo.

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