"Il legame che unisce la nostra comunità universitaria forse non è mai stato importante come oggi"

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Servizio comunicazione istituzionale

17 Luglio 2020

Messaggio da parte del Rettore Boas Erez alla comunità delle alumnae e degli alumni dell'USI

 

Care Alumnae, cari Alumni,

in questo periodo che continua a essere particolare e denso di punti interrogativi, torno a rivolgermi a voi e lo faccio con un appello a favore delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Molte famiglie, in molti Paesi, stanno soffrendo le conseguenze economiche e sociali della pandemia di COVID-19: studentesse e studenti di talento rischiano, per motivi finanziari, di non poter continuare o nemmeno iniziare il loro percorso di studi presso la nostra Università. Il loro cammino verso il futuro. Per evitare al massimo grado possibile questa grave conseguenza indiretta del virus, che va a colpire i vostri futuri “compagni di laurea” e le loro prospettive, la nostra comunità universitaria si è mossa creando un fondo di solidarietà, che professori, collaboratori, fondazioni, aziende e sostenitori dell’Università hanno contribuito e stanno contribuendo ad alimentare.

 

Le borse di solidarietà

Il fondo consentirà di mettere a disposizione di studentesse e studenti di Bachelor e Master, già in corso o che inizieranno a settembre, delle borse di studio di solidarietà con cui coprire le rette semestrali e – in taluni casi – contare su un aiuto al sostentamento. Le borse saranno attribuite tenendo maggiormente in considerazione criteri economici e, per garantire piena trasparenza, saranno assegnate da un Comitato d’onore composto in maggioranza da membri terzi, esponenti delle autorità, del mondo economico e del mondo dell’aiuto sociale.

 

Come contribuire

È un periodo difficile per molti e anche alcuni tra voi potrebbero essere confrontati con difficoltà o incognite. Mi permetto di appellarmi in ogni caso anche alla vostra generosità, nostre laureate e nostri laureati: chi di voi fosse nella possibilità di contribuire al fondo di solidarietà può farlo attraverso il relativo crowdfunding, all’indirizzo
 
www.lokalhelden.ch/borse-solidarieta-usi

Questo crowdfunding, che abbiamo appena inaugurato, punta a dare uno “sprint” conclusivo alla raccolta fondi, con l’obiettivo minimo di coprire almeno un’ulteriore borsa di studio.

Mi piace pensare che la nostra Università sia personale, inaspettata e “altrove”. Personale nella sua capacità di dare spazio e valore a relazioni che restano, foss’anche solo come ricordo. Inaspettata come le sfide che sa affrontare, con una generosità sorprendente. “Altrove” come una comunità di alumnae e alumni che lavorano e vivono in decine e decine di Paesi differenti, eppure tutti legati dalla e alla nostra Università. Un legame, quello che unisce tutta la nostra comunità universitaria, che forse non è mai stato importante come oggi.

Ringraziandovi anticipatamente per il vostro sostegno porgo i più cordiali saluti.
Boas EREZ, Rettore

 

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